venerdì 31 luglio 2009

30/07/09 - Stadio FILADELFIA 1997-2009... le 10 RAGIONI... x Sbriglio


Inserzione a pagamento su PeròTorino...

Egregio Assessore Giuseppe Sbriglio,

nelle Sue prime dichiarazioni ha asserito che Il Filadelfia è fra le sue priorità e che si documenterà quanto prima sulla questione. Nell'ottica di facilitarle il lavoro e auspicando un suo reale e fattivo intervento, le ricordiamo

LE 10 RAGIONI PER LE QUALI UN CITTADINO, ELETTORE E TIFOSO DEL TORO NON PUO’ CHE ESSERE INFURIATO

1. All’ex presidente del Torino AC, Francesco Cimminelli, è stata permessa dall’amministrazione comunale una SPECULAZIONE da 25 milioni di euro, rendendo edificabili aree ad uso sportivo, senza riuscire a garantire per sé e per i propri cittadini, ALMENO l’obiettivo minimo della ricostruzione.

2. La medesima amministrazione non è stata in grado di definire DATE CERTE DI INIZIO E TERMINE LAVORI, fatto che avrebbe permesso di rientrare in possesso del diritto di superficie, EVITANDO LE IPOTECHE GIUDIZIARIE accese da Uniriscossioni/ Agenzia delle Entrate.

3. La Città ha DISATTESO una DELIBERA COMUNALE che imponeva di concedere i permessi a costruire al BENNET, successivamente all’inizio dei lavori di ricostruzione del Filadelfia. Il Bennet, è aperto al pubblico da DICEMBRE 2007.

4. Sempre la medesima amministrazione ha accettato a garanzia dell’impegno del Torino AC a ricostruire, IPOTECHE IMMOBILIARI VOLONTARIE su beni di proprietà ERGOM, per una cifra di 4,3 MILIONI DI EURO, periziate dagli UFFICI COMUNALI, salvo DIMENTICARSI DI PROCEDERE ALL’ESCUSSIONE delle stesse dopo il fallimento del Torino AC.

5. La Città ha proceduto da tempo a incassare 1 MILIONE DI EURO messo a disposizione dal BENNET per la ricostruzione del Filadelfia, già nel 2006.

6. Qualche mese fa, la Città ha inoltre proceduto a introitare 2,4 MILIONI DI EURO relativi a ONERI DI URBANIZZAZIONE parzialmente riferiti ad un parcheggio sotterraneo che il BENNET avrebbe dovuto realizzare a scomputo degli stessi, nel vecchio progetto di Cimminelli.

7. La Città si è impegnata a mettere a disposizione SOLTANTO 3,5 MILIONI DI EURO e per di più AD AVANZATO STATO LAVORI, nonostante alcuni assessori avessero in un primo tempo parlato di 7 MILIONI GIA’ MESSI A BILANCIO per la ricostruzione.

8. Nel frattempo in cui il “Tavolo” per il Filadelfia procedeva nel suo lentissimo iter che in DUE ANNI E MEZZO ha portato all’approvazione di uno Statuto per la Fondazione ma non alla COSTITUZIONE della Fondazione stessa, MAI è uscita notizia delle PENDENZE CHE GRAVANO SULL’AREA che dovrebbe essere conferita alla Fondazione stessa.

9. Durante questo lasso di tempo però, l’amministrazione è riuscita ad approvare una variante in cui si dà la possibilità di SFRUTTARE COMMERCIALMENTE FINO AD UN MASSIMO DI 4.000 MQ DI SPAZI COMMERCIALI all’interno dell’area, rendendo maggiormente appetibile per gli SPECULATORI, un bene di cui potrebbe essere chiesto l’esproprio e la vendita all’asta.

10. Dopo 15 ANNI, DIEGO NOVELLI promette ora di RESTITUIRE L’AVANZO del denaro raccolto dalla VECCHIA FONDAZIONE, nel cui Consiglio forse giova ricordare che tra gli altri compare l'ex ASSESSORE MONTABONE. In tutti questi anni MAI è stato presentato un RENDICONTO DELLE SPESE SOSTENUTE. Giova altresì ricordare che soltanto dal Comune ottenne a suo tempo 600 milioni di vecchie lire, oltre ad introitare una somma di lire 139.871.000 per la vendita dell’area alla società Sis Srl di Cimminelli e una non precisata somma proveniente dalla raccolta fondi denominata ‘Un mattone per il Filadelfia’.


Le trasmetteremo tutta la documentazione comprovante quanto su esposto.

Il gruppo di tifosi che si occupa di tentare di mantenere pulito il “Fila”
pagina 9

30/07/09 - Dura lettera dei tifosi sul Filadelfia - x Sbriglio

TS - sez. B1

IL CASO.

TORINO. Un gruppo di tifosi granata im­pegnati da anni per il Filadelfia e che negli ultimi mesi si sta sbattendo per ripuli­re l’area ha inviato una lettera aperta al neoassessore allo Sport del Comune di Torino, Giuseppe Sbriglio, ruotante at­torno a 10 punti cal­di. Ecco i passaggi sa­lienti: «Nelle sue pri­me dichiarazioni lei ha asserito che Il Fi­ladelfia è fra le sue priorità e che si do­cumenterà quanto prima sulla questio­ne. Nell’ottica di faci­litarle il lavoro e au­spicando un suo rea­le e fattivo interven­to, le ricordiamo le 10 ragioni per le quali un cittadino, elettore e tifoso del Toro non puo’ che essere infu­riato ».
Dopo aver ri­cordato le tante cim­minellate permesse dal Comune e i conti­nui cambi di direzio­ne sul Fila promossi dalla Giunta Chiam­parino, tra omissioni, colpi di scena e pole­miche, il dito viene puntato sulle ipote­che che hanno di nuovo bloccato tutto, mettendo a rischio la rinascita del Fila, nonché sui soldi pro­messi dall’ammini­strazione cittadina (e poi man mano dimi­nuiti) per la riqualifi­cazione dell’area.
«Le trasmetteremo tutta la documentazione comprovante quanto esposto», concludono i tifosi nella lettera, auspicando al più presto novità.

18/07/09




mercoledì 29 luglio 2009

28/07/09 - Macerie di memoria

Vedi : http://purple66.blogspot.com/2009/07/190709-novelli-filadelfia-la-verita-che.html
http://purple66.blogspot.com/2009/07/270709-la-vera-storia-del-fila.html


28 Luglio - ore 12

Dato che la mia lettera è stata pubblicata con la risposta del Signor Novelli, chiedo nuovamente il diritto di replica. Considerando che il Vostro giornale on-line è quotidianamente aggiornato, gradirei non dover attendere una settimana per la pubblicazione di quanto a seguire. Grazie e saluti
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Egregio Signor Novelli,

La ringrazio per la pubblicazione della mia lettera e per le Sue precisazioni, che mi costringono però a richiedere nuovamente il diritto di replica, dato che le Sue parole ed i documenti a me inoltrati non solo non chiariscono i miei dubbi, ma ne alimentano altri. e che alcune sue dichiarazioni mi risultano lontane dalla realtà.

Intanto i giornali del 19 Luglio 1997 recitano:

Novelli ringraziava tutti coloro che hanno lavorato affinché l'inizio dei lavori potesse cominciare, salutava tutti gli invitati, le vedove Maroso e Gabetto per prime, prometteva che il Filadelfia rinascerà, probabilmente per il 4 maggio 1999, quando si celebrerà il cinquantennale della tragedia di Superga. Parole diranno gli scettici, vero, ma è anche vero che Novelli si è esposto davanti a mille persone e al suo fianco c'era il Sindaco di Torino a garantire, anche lui, che la sfida con il tempo si potrà vincere. Sotto la tensostruttura, «allestita gentilmente dalla Fiat, anzi, se da corso Marconi vogliono staccare un assegno noi lo accettiamo e loro possono anche scaricare la cifra dalle tasse», spiegava ai tifosi Novelli animando il pubblico, c'era anche lo staff dirigenziale del Torino al completo: Vidulich, Palazzetti, Bodi e Regis Milano. Appena arrivati, i quattro declinavano dichiarazioni impegnative: «Siamo ospiti, non è il nostro momento, è il momento della Fondazione che dà il via al sogno». (Tuttosport)

Davanti a mille persone (...), c'e' il sindaco Castellani, c'e' il presidente della fondazione "Filadelfia", Diego Novelli, il quale illustra un'idea che pare un sogno: "Vorremmo inaugurare lo stadio ricostruito il 4 maggio '99, a cinquant'anni dalla tragedia di Superga, con un torneo cui dovrebbero partecipare pure Juve, River Plate, Benfica e Inter". (Corriere della Sera)

Ma il Filadelfia non è più di proprietà del Toro, che se proprio deve investire si costruisce il suo impianto e si quota in Borsa. "Oggi siamo solo ospiti, non parliamo" dice infatti il presidente Vidulich. (Repubblica).

Questo per precisare che diversi quotidiani dicono chiaramente che l'allora presidente del Torino Calcio,il 18 Luglio 97, non promise un bel niente


Ciò detto, non posso che porle nuovamente le seguenti domande:

Chi ha definito l'impianto pericolante? Quali tecnici? Dove sono i documenti che lo provano?
Ed i documenti che impongono l'abbattimento? E le Ordinanze comunali?
Perché esistono foto e filmati della tribuna in legno, poco prima della sua demolizione – NON SOSTENUTA DA ALCUN PONTEGGIO EPPURE ASSOLUTAMENTE STABILE?
Perché i pochi metri quadri di Eternit sul tetto della tribuna erano così pericolosi da provocare interventi di Magistrati (ovviamente anche in questo caso avrà i documenti) mentre ancor oggi a Torino risulta esserci amianto anche vicino ad edifici scolastici e Mirafiori ne è tutt'ora lastricata?
Come mai Lei accettò passivamente le richieste di un personaggio come Cimminelli e non si tutelò con garanzie reali per la ricostruzione?
Perché gli vendette il Fila per soli 140 milioni di lire?
Perché non mise clausole tali per cui, in caso di inadempimento alla ricostruzione, il terreno sarebbe tornato di proprietà della Fondazione?
Perché quando la SIS rivendette lo stesso terreno al Torino Calcio per 750.000 Euro e venne fatta scomparire la Società Civile Campo Torino (e quindi i vincoli di utilizzo esclusivo a scopo sportivo) Lei non batté ciglio?
Perché non tentò di opporsi alla Variante al Piano Regolatore che inseriva spazi edificabili ad uso abitativo e commerciale?
Perché nell'intervista rilasciata a Granatissimo nel 2006, se ben ricordo, Lei sosteneva che i palloni erano custoditi in un magazzino insieme alle lapidi ed ora dice che sono stati rubati nel '97?
(Ovviamente avrà sporto una denuncia in merito che potrà produrre.)

Riguardo ai vincoli a “verde-sportivo” la invito a consultare la Delibera del Consiglio Comunale del 12 Novembre 2007 , avente come oggetto:: VARIANTE PARZIALE N. 158 AL P.R.G., AI SENSI DELL`ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R., CONCERNENTE GLI AMBITI 12.29 FILADELFIA/12.14 DOGANA (PARTE) - 12R VALENTINO - 16N PODGORA - ADOZIONE.
dove potrà leggere testualmente:
Le varie attività di supporto a quelle sportive, già previste nella scheda normativa dell'Ambito 12.29 vigente, vengono, pertanto, implementate di una quota da dedicare ad attività commerciali connesse a quelle sportivo/calcistiche comprensive di esercizi pubblici/ristorazione, per un massimo di mq. 4.000 di superficie, nonché da un'attività di foresteria con un massimo di 30 posti letto. Per dette attività da insediare, che potranno localizzarsi unicamente sul lato prospiciente via Giordano Bruno, dovrà essere garantita un'adeguata dotazione di parcheggi pubblici o ad uso pubblico, ai sensi delle disposizioni di legge vigenti in materia.
Questo è un documento ufficiale, non parole, che dimostra che sull'area del Fila sono stati nuovamente introdotti spazi edificabili ad uso commerciale, valutati dagli stessi tecnici comunali 8 milioni di Euro.
Quindi la sua idea che nessun “pazzo” può avere interesse all'area risulta priva di fondamento, considerando inoltre quanto da Lei riferito riguardo alle dichiarazioni di Cereser e Rampanti.


Infine Le posso assicurare che in Regione, all'Ufficio Competente in Via Viotti , nel 2006 non risultava depositato alcun bilancio della Fondazione Stadio Filadelfia e che non mi risulta esistere, per le Fondazioni, l'obbligo di rendere pubblici i bilanci.

Riguardo al resto del Suo articolo non ho mai asserito che la storia delle fidejussioni, del fallimento, del Lodo e dell'avvento di Cairo non ci interessi, ho semplicemente detto che poco ha a che fare con la vicenda Filadelfia, non fosse che per il “regalo” postumo di Cimminelli delle ipoteche giudiziarie iscritte a favore dell'Agenzia delle Entrate, sul diritto di superficie del Fila e del Comunale.
Mi stupisce però che solo ora parli dell' “incosciente gestione di Cimminelli”: mi risulta infatti che Lei abbia fatto parte del Consiglio di Amministrazione del Torino Calcio (mentre Cimminelli e Romero erano nel Consiglio della Sua Fondazione) e che quindi avrebbe potuto denunciare allora la situazione dei bilanci societari, sui quali avrebbe dovuto avere voce in capitolo.

Le ribadisco l'invito a presentare tutti i documenti comprovanti quanto da Lei asserito in un confronto pubblico (le confermo la nostra disponibilità a coinvolgere i mezzi di informazione) e La informo che i miei amici ed io non abbiamo mai pensato neanche per un attimo di essere i soli ad occuparci (e preoccuparci) delle sorti del Fila.
Semplicemente noi riteniamo che non possa esistere futuro senza che prima venga fatta luce sul passato e pensiamo che la Magistratura e la Corte dei Conti avrebbero dovuto, già da tempo, occuparsi della vicenda.
Anche questo, per noi, è tentare di “ripulire” il Fila.

Contaccambio i saluti.
Marina Cismondi
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PS : E adesso vediamo quanto tempo ci impiega Novelli a pubblicare la risposta di Marina su : http://www.nuovasocieta.it/

lunedì 27 luglio 2009

27/07/09 - La vera storia del Fila



Egregio Signor Novelli,

leggo il Suo scritto sul Suo giornale on-line e La invito a ritrattare pubblicamente quanto da Lei asserito, visto che il gruppo di tifosi che dallo scorso mese di Marzo si occupa di tentare di tenere pulito il suolo del “Fila” non è affatto” manovrato da alcuni noti personaggi del sottobosco politico cittadino”..

Noi siamo manovrati solo dal cuore (e dal nostro cervello), e non abbiamo inscenato alcuna manifestazione: abbiamo solo voluto ricordare ai cittadini di Torino che sono passati 12 anni dalla demolizione dello Stadio Filadelfia e che oggi i ruderi sono praticamente sepolti dai rovi, dalle sterpaglie e dall’immondizia.
Quindi, per l’ennesima volta, ribadiamo anche a Lei le richieste di chiarimenti già più volte inoltrate all’attuale amministrazione comunale di Torino, senza peraltro aver mai avuto riscontri in merito, rispondendo ai suoi punti:

1) Il Fila è stato demolito, alla presenza dei tifosi, che hanno creduto alle Sue promesse di immediata ricostruzione Difatti come Lei stesso ammette nel suo scritto era addirittura già presente il plastico del nuovo stadio che doveva essere terminato per il ’99, cinquantenario della Tragedia di Superga. Se poi è vero che l’impianto era pericolante ( a noi risulta “inagibile” che è tutt’altra cosa) e che Lei è stato costretto a demolirlo a causa delle diffide ricevute dagli organi competenti, sarà ben lieto di RENDERE PUBBLICHE dette diffide. Riguardo alla copertura in eternit, Le evidenzio che anche la casa in montagna dei miei vicini aveva una copertura in eternit: è stata verniciata con le sostanze previste dalla legge, senza che nessuno li costringesse a demolirla. Mi stupisce peraltro moltissimo che una struttura da Lei definita” pericolosissima” nel ’97, sia (purtroppo solo nelle parti che si sono salvate dalle ruspe) dopo ben 12 anni di totale ed assoluto abbandono, ancora in piedi e ancora frequentata da bambini, senza-tetto e spacciatori.

2) Riguardo alla sottoscrizione dei mattoni, che secondo quanto da Lei asserito ha avuto 675 sottoscrizioni in tutta Italia, nonostante la campagna di comunicazione a supporto dell’iniziativa,che ricordo imponente e strutturata su più mezzi pubblicitari (sarebbe interessante che Lei ricordasse quanto è stato investito in merito) non sarà per Lei un problema RENDERE PUBBLICHE tutte le ricevute emesse e copia degli assegni di rimborso. Come penso non sarà per Lei un problema RENDERE PUBBLICI i bilanci della Fondazione in modo che venga reso noto a chiunque sia interessato alla vicenda le somme introitate oltre ai “mattoni” – i 600 milioni conferiti dal Comune di Torino, i 140 milioni incassati per la cessione della superficie del Filadelfia alla SIS di Cimminelli, i versamenti dei soci fondatori e, ovviamente, gli interessi maturati in tutti questi anni ,sulle cifre depositate. Al riguardo Le evidenzio che già nel 2006 si parlava di circa 200.000 Euro rimasti nella Sua fondazione: ora la somma è da Lei dettagliata in Euro 204.479. Ma non ha maturato alcun interesse in questi ultimi tre anni? Sarei poi molto interessata a comprendere per quale motivo la SIS di Cimminelli ha poi rivenduto al Torino Calcio di Cimminelli la superficie del Fila ( o per essere più precisi ha ceduto la Società Civile Campo Torino) per 750.000 euro. Come mai pochi mesi prima la stessa superficie, da Lei ceduta a Cimminelli, valeva un decimo?
Allo stesso modo, terrei a sottolineare quanto l’area del Filadelfia non sia stata da Lei fatta rientrare in capo al Torino Calcio (area che ricevette gratuitamente da Calleri qualche anno prima) ma ceduta direttamente nelle mani della famiglia Cimminelli.
Sarei inoltre lieta di sapere dove sono da Lei conservati i palloni in pietra e le lapidi della Tribuna dello Stadio Filadelfia. Non pensa starebbero meglio esposti al Museo del Grande Torino?

3) Non è informato sugli ultimi sviluppi della vicenda “Filadelfia”: sono stati nuovamente inseriti , con delibera comunale , 4.000 mq. di superficie sfruttabile a fini commerciali, lato Via Giordano Bruno, all’interno del perimetro dello Stadio. E inoltre il SindacoChiamparino ha dichiarato ai giornali l’esatto contrario di quanto da Lei asserito: ha detto che i tifosi dovranno accettare contropartite commerciali, se un imprenditore si farà avanti per la ricostruzione dello Stadio.

4) un fatto indiscutibile è che il Comune di Torino abbia già introitato dalla società Bennet un milione di Euro destinati alla ricostruzione del Filadelfia. Ha poi introitato, sempre dal Bennet e dai “palazzinari” gli oneri di urbanizzazione che dovevano invece essere “scomputati” a favore della costruzione di un posteggio sotterraneo, lato Giordano Bruno, utile al nuovo centro sportivo e di altre opere urbanistiche (2,3 milioni di Euro). Il Comune di Torino deve poi procedere all’escussione delle ipoteche iscritte a proprio favore sui beni della Ergom di Cimminelli. A queste poteche è stato dato un valore di mercato, stimato dai dai tecnici comunali, di 4,3 milioni di Euro. Noi pensiamo che tutte le somme già deliberate dall’amministrazione comunale a favore del Fila debbano essere messe a disposizione della ricostruzione, non i 3,5 milioni deliberati dal Consiglio Comunale al momento dell’approvazione dello Statuto della nuova fondazione, somme peraltro conferite solo a stato avanzato dei lavori.

Riguardo a tutto il resto, sinceramente non c’entra nulla con la vicenda Filadelfia.
Marina Cismondi, una dei tifosi che puliscono il Fila.

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Prendo atto volentieri che non c’è nessun manovratore dietro di voi e che siete un nuovo gruppo di tifosi che non ha nulla a che spartire con quelli che fanno capo ad un giornalino legato a noti ambienti della destra che ben conosciamo. Mi scuso dunque per l’equivoco, anche se la esposizione dei «wanted» di sabato 19 luglio, poteva far pensare a certi metodi diffamatori già subiti.


1. L’impegno della ricostruzione del Fila fu assunto il giorno della demolizione dal Presidente del Torino Calcio davanti a 5 mila persone, il quale presentò il plastico del nuovo stadio (che noi conserviamo). Erano già arrivate le lettere del Credito Sportivo che garantiva un finanziamento e della CRT che garantiva il mutuo (70 miliardi) per la costruzione del nuovo Filadelfia. Chi mi conosce sa che nella mia attività di giornalista e successivamente di Sindaco, mi sono sempre battuto per la conservazione degli edifici che avevano un particolare significato per la città. Sarei impazzito improvvisamente per fare demolire il Filadelfia? Non sono un fanatico delle ruspe. L’impianto è stato definito pericolante e non “inagibile” come dimostrano le fotografie, i rilievi fatti sul posto da tecnici e come documentato dalla Sovrintendenza che ha definito “irreversibile” il degrado. Se fosse stato possibile restaurarlo lo avremo fatto ben volentieri. Come Fondazione avevamo la responsabilità civile e penale per quanto poteva accadere, come più volte ci è stato ricordato dalle Ordinanze del Comune. È tipico vizio italiano piangere i morti dopo le sciagure che si potevano evitare. La tribuna in legno era fradicia e veniva retta da tubolari in acciaio della Ditta Pederzoli che da sette anni sollecitava al Torino-Calcio il pagamento dell’affitto delle sue attrezzature, minacciando di smontarle da un momento all’altro. L’eternit presentava un pericolo serio di inquinamento perché tutta la tribuna era fatiscente. Parlai personalmente con il Magistrato che ci aveva segnalato il pericolo informandolo che stavamo provvedendo a rimuoverlo. La struttura pericolosissima dello Stadio era rappresentata dalle lunghe gradinate centrali e quelle delle due curve dove scorrazzavano i bambini del quartiere e sotto le quali trovavano rifugio notturno i senza fisa dimora e immigrati. Le parti rimaste in piedi, secondo le indicazioni della Sovrintendenza, sono rette da travi di cemento e rappresentano un determinato tipo di costruzione da conservare come modello architettonico e memoria collettiva del complesso.

2. Le ho inviato a parte: a) fotocopia dell’estratto conto della banca dove sono depositati i fondi residui della Fondazione; b) l’elenco dei sottoscrittori del mattone e quello di coloro che hanno richiesto la restituzione della somma versata; c) la lettera della Sovrintendenza, le lettere del Credito Sportivo e della CRT con le quali si garantiva il finanziamento dell’opera attraverso un mutuo. Fu Cimminelli a chiedere il passaggio alla SIS della Società Civile Campo Torino con l’impegno di ricostruire lo Stadio; la Fondazione aveva un solo scopo, quello di vedere rinascere il Fila: basta leggere l’elenco dei nomi dei soci fondatori e dei membri del Consiglio di Amministrazione per fugare ogni dubbio su eventuali pastette e tanto meno speculazioni. Le lapidi storiche delle Tribune sono da noi conservate in un magazzino di cui abbiamo pagato un modesto affitto. I palloni in pietra sono invece stati purtroppo rubati durante i lavori di demolizione. Non abbiamo difficoltà a consegnare, pro-tempore, le lapidi al Museo Storico con l’impegno di ritornarle al Fila appena sarà ricostruito (la speranza non è morta). Possiamo prestare al Museo, alle stesse condizioni, anche la grande statua in bronzo di Tarantino fatta appositamente per il Toro e da noi acquistata dagli eredi.

3. Di tutte le altre vicende ho seguito l’iter attraverso i giornali e sono stato invitato una sola volta ad una riunione svoltasi all’Assessorato allo Sport dove un gruppo di tifosi presentò una bozza di statuto per una Associazione (o Fondazione) creata ad hoc per la ricostruzione. Ricordo che erano presenti gli ex granata Cereser e Rampanti interessati a quella iniziativa. In quella occasione presi la parola soltanto per dire che se quel progetto avesse avuto uno sviluppo, la somma depositata in Banca dalla nostra Fondazione veniva messa a disposizione, altrimenti al momento dello scioglimento della medesima, avremmo versato il tutto al Comune di Torino come prevede il nostro Statuto. In quella riunione, se ben ricordo, fu proprio Cereser a farsi portavoce di un gruppo di imprenditori disposti a costruire la nuova struttura a condizione di poter realizzare sul fronte di via Giordano Bruno, sotto la gradinata, bassi fabbricati, ad uso commerciale, ed un parcheggio interrato. Nessuno fece obiezioni: non so però di quale gruppo di tifosi i presenti, facessero parte.

4. Non mi risulta che sia stata approvata una variante al Piano Regolatore per il cambiamento della destinazione di uso dell’area Filadelfia. Non più tardi di sei mesi fa, parlando con il Sindaco Chiamparino, mi è stata data la conferma che il Comune intende mantenere il vincolo a «verde-sportivo». Della vicenda della Agenzia delle imposte, dell’ipotetica vendita all’asta del terreno (fatto che ritengo impugnabile dal Comune) comunque vadano le cose, mi domando: chi è quel pazzo che va ad acquistare una area vincolata a verde-sportivo? Potrebbe soltanto costruire un impianto sportivo, ad esempio il Filadelfia. Ma di imprenditori-costruttori di questo genere non ne conosco.

5. I bilanci della Fondazione da me presieduta sono stati depositati ogni anno all’ufficio competente della Regione, come prescrive la legge: “Direzione risorse umane e patrimonio, Ufficio persone giuridiche” via Giovan Battista Viotti n.8.

Peccato che tutto il resto contenuto nel mio articolo non interessi a coloro che si proclamavano tifosi granata. Eppure fa parte della storia vera del Toro, mai scritta.

Non consideratevi i soli che hanno a cuore le sorti del Fila. Negli anni Quaranta su quel campo ho giocato con i “pulcini” del Toro, allenati dall’indimenticabile Mario Sperone.

Spero di essere stato esauriente.

Cordiali saluti

Diego Novelli

http://www.nuovasocieta.it/lettere/1388-vd.html

sabato 25 luglio 2009

venerdì 24 luglio 2009

18/07/09 - Istanza al sindaco




CITTA' DI TORINO
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Fax 011 4423007



ISTANZA AL SINDACO



Il/La sottoscritto/a
………………………………………………………………………….
residente a ……………………….... via ……..…………………………………….….....
tel. …………………….., titolare dei diritti di partecipazione, rivolge, ai sensi dell'art. 13 (*) dello Statuto della Città di Torino, la seguente istanza al Sindaco:


Egregio Signor Sindaco,
Ho letto con enorme stupore e dispiacere le interviste da Lei concesse, delle quali Le riporto stralci relativi alla vicenda Stadio Filadelfia:


D. Da tifoso del Toro, cosa dice del Filadelfia?
R. Quello che dico come sindaco: se ci sono dei privati, il Toro e chi altri, che mettono dei capitali, il Fila si farà. Soprattutto di questi tempi mi sembra irresponsabile investire soldi pubblici per uno stadio di cui non c'è uno stringente bisogno.
.
Di sicuro Chiamparino non sogna di regalare il nuovo Filadelfia ai tifosi granata pur essendo lui un supporter del Toro: «....Sono pronto a dirlo davanti a una platea di ultrà: io 10-12 milioni per costruire un terzo stadio che poi dovrebbe servire per gli allenamenti o per qualche partitA tra vecchie glorie, non li stanzierò mai. Meglio trasformare l´area in un´area verde con al centro un memoriale dedicato al Toro. Se qualche privato si fa avanti - ma a quel punto i tifosi dovranno accettare una contropartita commerciale - noi come Comune stanzieremo i tre milioni previsti ai tempi di Cimminelli. Altro non c´è».
.
Al riguardo mi permetto di evidenziarLe che Lei non è probabilmente correttamente informato rispetto alla vicenda Filadelfia, poiché il Comune di Torino NON deve investire un bel niente.
Il Comune di Torino, DEVE, come da delibere di Giunta e di Consiglio conferire a favore della ricostruzione dello Stadio Filadelfia:
. 1 milione di Euro, già da tempo versati al Comune dalla soc. Bennet e destinati al Filadelfia
. 4,3 milioni derivanti dalle ipoteche iscritte su immobili ERGOM (la delibera di Giunta, del 13 Marzo 2007 deliberava: "di autorizzare la Città a proporre azione avanti il Giudice competente al fine di dare esecuzione alle garanzie ipotecarie prestate dalla Società Ergom Holding s.p.a." A che punto è la procedura di escussione?)
. quota parte degli oneri di urbanizzazione già incassati dal Comune di Torino (in totale 2,3 milioni) che dovevano invece essere scomputati a favore della realizzazione di varie opere, fra le quali un parcheggio sotterraneo, da realizzarsi a spese della soc. Bennet, lato Via Giordano Bruno, utile per la fruizione dell'area Filadelfia
. quanto avanzato dalla Fondazione Filadelfia presieduta da Diego Novelli – nel cui Consiglio di Amministrazione risulta a tutt'oggi presente l'Asssessore Montabone (per sua ammissione pubblica) - fondazione che palesemente non ha raggiunto lo scopo sociale


A tal riguardo Le chiedo di far verificare i conti economici di detta Fondazione, visto che pare che gli “avanzi” ammontino a soli 200 mila euro, nonostante i 600 milioni di Lire conferiti dal Comune, i 140 milioni di lire introitati dalla cessione dell'area alla SIS di Cimminelli, il ricavato dalla vendita dei “mattoni” a 100.000 lire cad., il conferimento iniziale dei soci fondatori e gli interessi maturati negli ultimi 13 anni.

(*) art. 13, comma 1 ”Uno o più titolari dei diritti di partecipazione possono presentare, rispettivamente, istanze o petizioni rivolte al S indaco, finalizzate a richiedere informazioni o ad avanzare proposte relative a specifici problemi oggetto dell'attività dell'Amministrazione .” - Comma 2 “Il S indaco, ovvero un Assessore o un funzionario da lui delegato, provvede a rispondere, entro sessanta giorni dalla presentazione, alle istanze e petizioni che gli sono rivolte .”
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La prego anche di chiedere all'Assessore Montabone dove sono finiti i palloni di pietra e le lapidi della tribuna detenuti da detta Findazione... magari si potrebbero esporre al Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata ( non so se ha mai avuto modo di visitarlo... è quello che ha trovato collocazione a Villa Claretta a Grugliasco, dato che il Comune di Torino non è riuscito a trovargli una idonea collocazione).


Mi permetto infine di evidenziarLe uno stralcio di un'altra Sua intervista:
.D. Era proprio necessario investire 5 milioni di Euro per un'area che non farà in alcun modo cassa?
R. Ma chi ha detto che doveva fare cassa? Noi abbiamo recuperato un'area. Dove sta scritto che questo impianto dovesse trasformarsi in una slot-machine? Scelte come queste servono per risolvere problemi. Punto.
D. Per ora però l'impianto della Continassa è orfano di prenotazioni...Come ribatte all'accusa di aver buttato 5 milioni di euro?
R. Buttati? Ma stiamo scherzando? Quella è un'area utilissima, al di là della prossima data torinese di Vasco Rossi.
.
L'area “utilissima “alla Continassa (fra l'altro Vasco Rossi è poi andato al Delle Alpi...) non mi risulta che ad oggi abbia mai avuto alcun tipo di utilizzo se non l'attuale concessione gratuita alla soc. Metropolis per il periodo estivo (sbaglio, o Bruce Springsteen si è esibito il 21 Luglio all'Olimpico?) e Lei sostiene a spada tratta che non sono stati buttati 5 milioni di euro.
Mi spiega, per favore, la differenza sostanziale fra l'Arena Rock e lo Stadio Filadelfia?.
.
Per quale motivo Lei non sente uno “stringete bisogno” di recuperare l'area del Filadelfia, (in estremo degrado, circondata da abitazioni e frequentata da spacciatori) per la quale non è richiesto al Comune di Torino, alcun esborso? E per la quale c'è già un impegno di conferimento anche da parte della Regione e della Provincia? E per la quale ci sarebbe un utilizzo futuro da parte del Torino FC ed una fruizione costante dei tifosi e degli abitanti della zona? Per quale motivo devono necessariamente intervenire i privati e noi tifosi dobbiamo accettare ulteriori contropartite commerciali? La contropartita di oltre 10.000 mq di superficie commerciale sfruttati dal Bennet, non mi sembra sia servita a garantire la ricostruzione del Fila...
.
Perché, infine, Lei parla di soli 3 milioni di euro conferiti dal Comune, quando l'Assessore Viano, lo scorso 5 Dicembre - in Va Commissione – ha dichiarato che tutte le cifre che Le ho sopra specificato saranno conferite a favore della ricostruzione dello Stadio Filadelfia? (credo non sia per Lei un problema farsi consegnare la registrazione audio ed i verbali della seduta).
Perchè infine non si adopera personalmente al fine di risolvere la vertenza con Equitalia/Agenzia delle Entrate al fine di trovare una soluzione in tempi brevi, senza che si possa correre il rischio che il tererno venga espropriato e messo all'asta?
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E visto che si è detto disponibile a parlare anche davanti ad una platea di ultras, risponderà, personalmente a questa istanza di chiarimenti?



Distinti saluti
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FIRMA
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N.B .: SE L’ISTANZA È INVIATA PER POSTA O PRESENTATA DA INTERPOSTA PERSONA:


Per l'autenticità della firma, si allega fotocopia del documento di identità
n. .… … … … … … … … … … … … … … … rilasciato da … … … … … ..… … … … … … … … … … .
Il … … … … ..… … … … … .… … … … … …


Informativa ai sensi dell’art. 13 del Decreto Legislativo 196/2003 Il trattamento dei Suoi dati personali è finalizzato unicamente all’esame della Sua istanza. Il trattamento sarà effettuato da soggetti incaricati, con l'utilizzo di procedure anche informatizzate, in grado di tutelare e garantire la riservatezza dei dati, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e dal Regolamento comunale n. 297 “Testo Unico delle norme regolamentari sulla partecipazione, il referendum, l’accesso, il procedimento, la documentazione amministrativa e il difensore civico” approvato con deliberazione del Consiglio Comunale il 25 ottobre 2004 e modificato il 7 aprile 2006. dati stessi non saranno comunicati a terzi. I responsabili del trattamento sono i direttori di Divisione o Servizio Centrale, ognuno per i dati trattati.


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da inviare tramite raccomandata a.r. ,

allegando copia documento identità

( bisogna avere la residenza a Torino da almeno 6 mesi ed essere maggiorenni )


per scaricare il .pdf cliccare su :
http://www.geneticamentegranata.it/archiviofoto/albums/userpics/10004/090718_Istanza_sindaco.pdf

giovedì 23 luglio 2009

23/07/09 - Benvenuto a Sbriglio...

Pare che qualcuno si sia già premunito di dare il benvenuto al neoassessore allo sport...

18/07/09 - FILA: LO PULIAMO?







La storia del Toro: il Filadelfia



LA STORIA DEL TORO IN PILLOLE

Questa è la quarta di 15 mini-puntate video a cura di Sucedio Hoy per LaStampa.it .
Il 17 ottobre 1926 il conte Marone Cinzano, la principessa Maria Adelaide e il Duca di Aosta inaugurano lo stadio Filadelfia, dal nome della strada cittadina in cui si trova. Con una capienza di trenta mila posti a sedere e struttura in cemento armato; in uno stile tra il Liberty e la Art Deco, il Filadelfia sara la casa del club fino alla fine degli anni 50 quando anche il Torino comincia a giocare al vecchio Comunale, oggi Stadio Olimpico. Il leggendario stadio vedra le gesta del Grande Torino. Usato per allenamenti fino agli anni '80, per ragioni di sicurezza lo stadio viene demolito nel 1997. Ne rimangono poche parti ritenute di valore storico. Per i tifosi granata il vecchio Fila rimane un santuario.

http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=21&IDalbum=15133&tipo=VIDEO

18/07/09



mercoledì 22 luglio 2009

22/07/09 - Sbriglio è assessore «Filadelfia, la priorità»

ePolis Torino - pag. 22

Comune. Chiamparino ha ufficializzato la nomina. Italia dei Valori prende le deleghe allo Sport e Tempo libero

È un tifoso del Toro il nuovo assessore allo Sport del Comune di Torino. Giuseppe Sbriglio, segretario cittadino dell'Italia dei Valori da ieri ha assunto le deleghe del suo predecessore, l'ex calciatore granata Renato Montabone oggi segretario nazionale della Federazione italiana di atletica leggera che per otto anni ha occupato la poltrona.
Il sindaco Sergio Chiamparino ha firmato ieri e consegnato le deleghe per lo Sport e per il Tempo libero. Trentasette anni, torinese (con origini siciliane), avvocato civilista, il neoassessore è in politica da una quindicina d'anni (il primo incarico nel 1993, eletto consigliere circoscrizionale nelle liste di Alleanza per Torino), consigliere in Sala Rossa dal 2001 (e, dal 2008, presidente della commissione commercio). Oggi tra gli altri incarichi è responsabile torinese dell'Adusbef, l'associazione per la tutela dei consumatori.
«Tra le mie priorità c'è di sicuro lo stadio Filadelfia - ha dichiarato ieri il neoassessore - La partita è difficile ma da domani (oggi) mi metterò al lavoro per capire a che punto è e come risolverla. C'è il problema delle ipoteche e poi si deve procedere con la costituzione della fondazione ».
Oggi l'insediamento in corso Ferruccio. Sbriglio convocherà i dirigenti per capire quale il lavoro da svolgere da qui ai prossimi anni di mandato. Quali le questioni più urgenti. ...


22/07/09 E POLIS TORINO Sbriglio è assessore "Filadelfia, la priorità" http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE%20TORINO/07/97825384.pdf

22/07/09 CRONACAQUI TORINO Sbriglio assessore allo Sport e al Tempo libero
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE%20TORINO/07/97823232.pdf

22/07/09 GIORNALE PIEMONTE Sbriglio new entry in giunta
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE%20TORINO/07/97814061.pdf

22/07/09 REPUBBLICA TORINO Intervista a Giuseppe Sbriglio: Sbriglio, neo assessore allo sport "Ho vinto i mal di pancia nel Pd"
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE%20TORINO/07/97806882.pdf

21/07/09 - Sbriglio nuovo Assessore allo sport di Torino

Il consigliere è legato alle vicende del Filadelfia

Giuseppe Sbriglio è da oggi il nuovo Assessore allo Sport e Tempo libero del Comune di Torino. Ci dà notizia della nomina il diretto interessato, tifoso granata, che così assume l'importante incarico.
Conoscitore delle vicende legate allo Stadio Filadelfia, Sbriglio è consigliere dell'Italia dei Valori.

Il suo impegno su tutto ciò che riguarda il Tempio degli Invincibili, da oggi, dovrà passare dalle belle e condivisibili parole agli atti concreti: ora ha l'autorità per darvi un accelerata, forse decisiva. Lo aspetteremo, con fiducia, al "varco" dei fatti.

http://www.toronews.net/?action=article&ID=13512
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SPORT E TEMPO LIBERO, LE DELEGHE A GIUSEPPE SBRIGLIO

Il sindaco Sergio Chiamparino ha firmato e consegnato questo pomeriggio a Giuseppe Sbriglio le deleghe per lo Sport e il Tempo libero. Trentasette anni, torinese (con origini siciliane), avvocato civilista. Il neoassessore è in politica da una quindicina d’anni (il primo incarico nel 1993, eletto consigliere circoscrizionale nelle liste di Alleanza per Torino), consigliere in Sala Rossa dal 2001 (e, dal 2008, presidente della commissione commercio) è attualmente segretario cittadino dell’Italia dei Valori e responsabile torinese dell’Adusbef, l’associazione per la tutela dei consumatori.
Giuseppe Sbriglio prende il posto di Renato Montabone, che lascia dopo otto anni l'assessorato di corso Ferrucci avendo, lo scorso gennaio, assunto l'incarico di segretario generale in seno alla Federazione Italiana di Atletica Leggera.


Torino, 21 Luglio 2009

http://www.comune.torino.it/ucstampa/comunicati/article_506.shtml



ToroNews - ON AIR: [04-03-2009] Filadelfia - Giuseppe Sbriglio


http://www.toronews.net/?action=webtv&ID=703

21/07/09 - WANTED




martedì 21 luglio 2009

19/07/09 - Novelli: "Filadelfia: la verità che si vuole nascondere"

Vedi : http://purple66.blogspot.com/2009/07/270709-la-vera-storia-del-fila.html


di Diego Novelli

Un gruppo di tifosi del Toro, manovrati da alcuni noti personaggi del sottobosco politico cittadino, sabato pomeriggio hanno inscenato l'ennesima manifestazione di protesta per la mancata ricostruzione del Filadelfia. Niente di nuovo sotto il cielo di Torino, anche se malgrado le ripetute precisazioni continua l'opera di disinformazione da parte de La Stampa e di Tuttosport sulle responsabilità di quanto è sinora accaduto.
Per l'ennesima volta ricordiamo che:

1) Il vecchio Filadelfia è stato demolito con le modalità indicate dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali, perché costituiva un pericolo pubblico l'avanzato stato di degrado irrimediabile. Numerose erano state le diffide delle autorità competenti a provvedere perché quella struttura pericolosissima trovavano ospitalità immigrati ed era quotidianamente frequentata da bambini del quartiere con alto rischio per la loro incolumità. Va inoltre ricordato che la copertura della tribuna sorretta da tubolari, era in eternit, cosa per la quale la magistratura aveva sollecitato la rimozione e lo smaltimento a norma di legge, trattandosi di amianto. La demolizione non è stata quindi un atto inconsulto, ma di responsabilità condiviso da tutti, compresi i tifosi, che parteciparono numerosissimi, il 18 luglio 1997 giorno in cui ci fu il primo colpo di piccone, alla presenza del sindaco Castellani. Fu una grande festa anche se una velata nostalgia accompagnò la giornata. Attorno alla scultura del compianto maestro Tarantino c'era il plastico del nuovo Filadelfia, che aveva commissionato il presidente Cimminelli. In quell'occasione vennero distribuiti cinque mila almanacchi con la storia del Toro.

2) La sottoscrizione "Un mattone per il Fila" raccolse 67 milioni e 500 mila vecchie lire. Chi volle avere di ritorno la quota sottoscritta l'ha ricevuta a mezzo assegno circolare per un totale di 20 milioni e 200 mila lire. La differenza è stata regolarmente versata in un conto esistente presso una banca cittadina ed ammontante a tutt'oggi a 204.479 euro, che sono a disposizione di chi promuoverà la ricostruzione del Filadelfia. Diversamente, a norma di statuto della fondazione, verranno versati alla città di Torino.

3) L'area del vecchio Fila è vincolato dal piano regolatore (Verde-Sportivo) quindi non può essere alienata per farne uno uso diverso. Il sindaco Chiamparino ha dichiarato che non è disponibile a nessuna variante di piano regolatore, quindi non è possibile il cambio di destinazione d'uso, in altre parole una speculazione edilizia.

4) Un fatto è indiscutibile: il Comune si è dichiarato a suo tempo, attraverso la persona dell'assessore allo Sport, disposto a contribuire alla costruzione di un nuovo Filadelfia con il concorso dell'associazione creata da un gruppo di tifosi con alcuni ex giocatori granata.

Di tutte le altre vicende che hanno caratterizzato la tormentata vita del Filadelfia chi scrive questa nota è totalmente estraneo. Sarebbe invece doveroso da parte di chi cerca di pescare nel torbido che venisse raccontata, una volta per tutte, la vera storia della mancata fideiussione per l'Agenzia dell'Entrate per alcuni miliardi del debito del Toro, mentre invece venne concessa, per oltre 20 miliardi alla Lazio, che si trovava nell'analoga situazione; al conseguente fallimento della gestione incosciente di Cimminelli; del ricorso al Lodo Petrucci; alla retrocessione del Toro in serie B e del subentro a costo zero da parte del signor Cairo.


http://www.nuovasocieta.it/editoriali/1231-dnn.html
Nuovasocietà online è un settimanale di informazione, politica e cultura diretto da Diego Novelli.

lunedì 20 luglio 2009