mercoledì 30 novembre 2011

30/11/11 - Fila: e i soldi del Comune?

L’assessore Gallo: «E’ il Consiglio a doverli inserire nel bilancio del 2012»
«Una delibera della precedente amministrazione impegna la città a stanziare 3 milioni e mezzo». Giallo sul nome dell’Olimpico

STEFANO LANZO
TORINO. Se i passi avanti per la ricostruzione del Filadelfia arrivano, in maniera concreta seppur non propriamente rapida, dall’iter della Fondazione e, non solo nelle parole, dalle dichiarazioni di intenti della Regione, il Comune resta prudente riguardo a tempistiche e modalità per la ricostruzione di quello che fu lo stadio del Grande Torino e che deve diventare il centro sportivo granata per prima squadra e giovanili. L’assessore allo Sport Stefano Gallo , intervenuto durante la Commissione Sport di ieri mattina, ha risposto a una serie di interpellanze specifiche su presente e futuro di Filadelfia e stadio Olimpico: ha rassicurato, pur senza annunciare accelerate né entrando troppo nel merito della situazione economico-finanziaria, nonostante le esortazioni dei consiglieri, in particolare di colui che prima occupava quella poltrona, ovvero l’ex assessore allo Sport Giuseppe Sbriglio . Il primo punto toccato da Gallo è quello nodale: i soldi. «Abbiamo avuto, io e il sindaco Fassino , un incontro con il presidente nazionale del Credito Sportivo, il quale si è detto disponibile a partecipare alle operazioni riguardanti sia il Filadelfia, sia lo stadio Olimpico». Su quest’ultimo, peraltro, grava un’ipoteca di 38 milioni di euro, altro aspetto sul quale Sbriglio ha particolarmente insistito e riguardo al quale Gallo ha promesso: «Ne parlerò con l’avvocatura, per cominciare l’iter». Tornando sul Fila e sui dettagli economici, l’assessore ha ricordato gli impegni: «Esiste una delibera della amministrazione precedente che impegna il Comune a stanziare 3,5 milioni, senza contare i circa 180 mila euro della vecchia Fondazione che sono stati girati alla nuova. A breve incontreremo la Regione e il Torino Fc per entrare nel merito e muoverci concretamente. Detto questo, il bilancio viene stilato dal Consiglio Comunale e dev’essere quest’ultimo a inserire le risorse economiche destinate al Filadelfia nel bilancio 2012». Gallo ha poi replicato a Carlo Piazzola , esponente Fli, sulla interazione con il Torino Fc per delineare il progetto del futuro Filadelfia: «Non è vero che il Torino non abbia fornito le indicazioni su come strutturare il centro sportivo».
NOME IN SALDO
E poi il discorso cade sui cosiddetti naming rights , ovvero sui diritti del nome da assegnare allo stadio Olimpico, ceduti alla Reset Group di Davide Lippi . Il sindaco Fassino aveva congelato, parlando proprio con la Reset, l’accordo. Che però, a sentire l’assessore Gallo, tanto congelato non è: «Non ho bloccato quel tipo di intervento, semplicemente, e purtroppo, non stanno arrivando proposte. La Città, in ogni caso, ha il diritto di rifiutare eventuali sponsor non graditi: l’agenzia in questione aveva comunque contattato lo stesso Torino Fc per capire se c’era intenzione di acquistare il naming dell’Olimpico, evidentemente il discorso non è andato a buon fine». Gallo ha altresì chiarito alcuni dettagli economici: «Il Comune non spende 400 mila euro di manutenzione straordinaria all’anno per l’Olimpico, la cifra è di circa la metà, considerando che ci sono entrate da eventi e concerti». Ma in realtà, al di là di queste precisazioni, quello che sta a cuore ai tifosi del Torino è, oltre alla rinascita del Filadelfia, il futuro dello stadio, che deve essere legato ai colori granata alle medesime condizioni con le quali è stata trattata la questione Juventus (magari con il comodato d’uso gratuito per 99 anni, come succede anche a Novara). Per Gallo «come ha detto il sindaco in un’intervista a Tuttosport , Cairo ha dato la priorità a al Filadelfia, siccome i temi riguardanti gli stadi sono complessi vogliamo affrontarli uno alla volta. La città attende dal Torino Fc una dichiarazione di interesse a fronte della quale ci sarà parità di trattamento rispetto alla Juventus». Il presidente della Commissione, Luca Cassiani , ha concluso annunciando la «convocazione a gennaio di una nuova seduta su questi argomenti con la presenza del CdA e il Collegio dei Fondatori della Fondazione Filadelfia».
Sotto la foto:
Bambini che giocano durante una delle tante feste che i tifosi hanno organizzato negli anni per tenere vivo lo spirito del Filadelfia

martedì 29 novembre 2011

29/11/11 - Un altro sì per il Filadelfia

Anche la Regione spinge per accelerare i tempi della ricostruzione L’assessore Coppola: «Proviamo a far rinascere l’area in 2 o 3 anni»
«Nessuna promessa al vento, ma una chiara volontà comune: fare le cose bene e anche al più presto». Approvato il nuovo statuto della Fondazione: «Un passo in avanti»
MARCO BONETTO
TORINO. Chissà se stamane, quando sui destini del Filadelfia e dell’Olimpico sarà ascoltato in commissione l’assessore allo Sport Stefano Gallo , si farà riferimento anche al significativo passo in avanti compiuto ieri dalla Regione. E’ un film ancora tutto da girare, per ora commissionato dall’ex assessore municipale Giuseppe Sbriglio , che da settimane invoca pubblici chiarimenti. Ma è già certo che il via libera appena battezzato dalla giunta regionale rappresenta una ulteriore buona notizia, perché conferma una volta di più la volontà comune di realizzare qualcosa non solo di necessario, ma anche di storico. E proprio di «volontà comune» parla un altro assessore, Michele Coppola : assessore regionale alla Cultura, coinvolto nell’operazione Filadelfia tanto quanto il collega allo Sport, Alberto Cirio . «Il via libera che la giunta regionale ha dato approvando la delibera che recepisce il nuovo statuto della Fondazione Filadelfia è un altro importante tassello che mettiamo nella prospettiva di far rinascere quella gloriosa area», dice Coppola. La Fondazione aveva dovuto rivedere e correggere alcune parti del proprio statuto orginario, così da adeguarlo alle nuove leggi comparse in epoca successiva. La delibera approvata dalla giunta regionale era stata predisposta proprio dagli assessori Coppola e Cirio. Si tratta di un passo obbligatorio per perfezionare la composizione del consiglio di amministrazione e del collegio dei revisori della Fondazione, affinché l’attività della stessa acquisisca piena legittimità. Grazie a questo passaggio, la Fondazione Filadelfia ha anche acquisito i requisiti per poter chiedere il riconoscimento giuridico. D’ora in poi si potrà procedere alla formazione del nuovo Cda della Fondazione, come da intese. Una Fondazione che potrà finalmente essere iscritta nell’apposito registro regionale, acquisendo una personalità giuridica definita e definitiva. Il tutto, mentre va avanti il concorso di idee recentemente lanciato per la ricostruzione del Filadelfia.
NUOVO CDA IN ARRIVO «Il nostro è stato un atto dovuto - ha specificato ancora Coppola - che assume anche un significato politico, un indirizzo amministrativo. Avevamo colto preoccupazione nei tifosi, ma adesso abbiamo dimostrato che anche la Regione, dopo il Comune, ha mosso un altro passo in avanti. E l’aspetto più importante è proprio sottolineare quella volontà comune... che unisce noi, il Municipio, il Torino, il Credito sportivo e i rappresentanti del tifosi... quella volontà comune, dicevo, che porta tutti ad avere un solo obiettivo: fare le cose bene e anche al più presto». Di promesse finte, appoggiate sul nulla o sostenute da secondi fini, i tifosi e i cittadini ne hanno piene le tasche: dalla sciagurata demolizione di 14 anni fa in avanti, passando per le «magnifiche sorti e progressive» propugnate nel tempo da politici (o ex presidenti granata) meritevoli di essere ricordati per le prese in giro, più che per altro. «Difatti non vogliamo affatto promettere cose che non siamo sicuri di poter mantenere e che non dipendono solo da noi», puntualizza l’assessore regionale alla Cultura. «Il nostro discorso è un altro: ed esprime la volontà di vedere il Filadelfia in piedi prima della scadenza del nostro mandato in Regione, nel 2015. O meglio: ben prima, se possibile». In Comune c’è chi ritiene realistico ipotizzare il Fila ricostruito entro un paio di anni (in ballo un centro sportivo con due campi regolamentari, tribune con capienza di 3.500 spettatori, museo e uffici vari per il club granata). In merito, Cairo ha già espresso la sua opinione: «In effetti sarebbe meraviglioso celebrare il 107° compleanno del Toro, il 3 dicembre del 2013, inaugurando il nuovo Filadelfia». E Coppola? «Non so se è effettivamente realizzabile in così poco tempo, tutto dovrebbe incastrarsi alla perfezione. Oggi come oggi può sembrare quasi un miracolo. Ma provarci è un dovere di tutti. Provare, cioè, ad accelerare il più possibile i tempi, per dare anche così una risposta concreta ai tifosi e ai cittadini».

Sotto la foto:
Al di là dei diversi schieramenti politici, sul Filadelfia i vertici del Comune e della Regione collaborano (LaPresse)

28/11/11 - ReteSette - Stadio Filadelfia


29/11/11 - Seduta Consiglio Comunale 5^ Commissione


ore 09,00 SALA CAPIGRUPPO

5° Commissione

AUDIZIONE ASSESSORE ALLO SPORT SUGLI AGGIORNAMENTI RELATIVI ALLO STADIO FILADELFIA E FONDAZIONE OMONIMA - STADIO OLIMPICO E NAMING RIGHTS IMPIANTI SPORTIVI CITTADINI.

RIFERIMENTO INTERPELLANZE CONSIGLIERI SCANDEREBECH-MARRONE-SBRIGLIO DISCUSSE NEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 17 OTTOBRE 2011.

Assessori: GALLO, Dirigenti: ARENA,

http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti/cc/Calendario.asp#20111129

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Resoconto della seduta di Lunedì 17 Ottobre 2011 - ore 10,00
SESSIONE ORDINARIA


Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Ottobre 2011


FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Comunico al Consiglio Comunale che giustificano la loro assenza i Consiglieri Sbriglio e Furnari.
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http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti/atti/testi/2011_05044.html

INTERPELLANZA 2011-05044
"INTITOLAZIONE STADIO OLIMPICO" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MARRONE IN DATA 23 SETTEMBRE 2011. [ info: http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti/cc/vol/InfoDettaglioAtto.asp?attivita=I201105044  ]

Gallo, Marrone, Scanderebech
[  http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti/cc/vol/Interventi.asp?Percorso=201110171000&Riunione=5281&Paragrafo=12&DRiunione=10/17/2011&c_attivita=INTERPELLANZA 2011-05044  ]
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http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti/atti/testi/2011_05129.html

INTERPELLANZA 2011-05129
"QUALE IL FUTURO DELLO STADIO OLIMPICO?" PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA SCANDEREBECH IN DATA 28 SETTEMBRE 2011.
[ Info: http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti/cc/vol/InfoDettaglioAtto.asp?attivita=I201105129  ]

Gallo, Marrone, Scanderebech
[  http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti/cc/vol/Interventi.asp?Percorso=201110171000&Riunione=5281&Paragrafo=12&DRiunione=10/17/2011&c_attivita=INTERPELLANZA 2011-05129 ]

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Filmato dell'intera seduta dl 17/10/11 :
http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti/cc/vol/Filmato.asp?seduta=17102011-1000&qualita=adsl&ts=0&te=0

lunedì 28 novembre 2011

28/11/11 - DALLA GIUNTA L’OK PER LO STATUTO DELLA FONDAZIONE STADIO FILADELFIA

Michele Coppola e Alberto Cirio: Un passo avanti per il Filadelfia
con l’ok della Regione Piemonte allo Statuto della Fondazione

“La Regione Piemonte conferma il suo impegno per il Campo Filadelfia. Con l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che recepisce lo Statuto della Fondazione Stadio Filadelfia, è stato fatto un altro importante passo in avanti per la rinascita dello storico impianto del Grande Torino”.
Questo il commento di Michele Coppola, assessore regionale alla Cultura e di Alberto Cirio, assessore regionale allo Sport e Turismo, che hanno presentato la proposta alla Giunta.
Durante la seduta di questa mattina, infatti, è stata approvata dalla Giunta regionale, la delibera che recepisce lo statuto della Fondazione Stadio Filadelfia, a seguito delle modifiche apportate al fine di adeguarlo alla Legge 122/2010.
Si tratta di un passo obbligatorio per perfezionare la composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori, affinché l’attività della Fondazione acquisisca piena legittimità. Grazie a questo passaggio, la Fondazione Filadelfia ha i requisiti per poter chiedere il riconoscimento giuridico.
“Un atto necessario, ma anche opportuno – soggiungono gli assessori Michele Coppola e Alberto Cirio – per permettere alla Fondazione di iniziare ad operare e per dare alla Regione i giusti strumenti per agire all’interno della stessa”.

Torino, 28 novembre 2011

http://www.toronews.net/?action=article&ID=25180

http://www.regione.piemonte.it/cgi-bin/ufstampa/comunicati/dettaglio_agenzia.cgi?id=15584



Calcio: da Regione Piemonte ok a statuto Fondazione Filadelfia

Torino, 28 nov. - (Adnkronos) - Via libera dalla Giunta regionale del Piemonte allo statuto della Fondazione Filadelfia. "Con la delibera che recepisce lo Statuto della Fondazione Stadio Filadelfia, e' stato fatto un altro importante passo in avanti per la rinascita dello storico impianto del Grande Torino - sottolineano gli assessori regionali alla Cultura e allo Sport, Michele Coppola e Alberto Cirio - un atto necessario, ma anche opportuno per permettere alla Fondazione di iniziare ad operare e per dare alla Regione i giusti strumenti per agire all'interno della medesima". L'ok della Giunta piemontese alla delibera, spiega una nota, e' un passo obbligatorio per perfezionare la composizione del cda e del Consiglio dei revisori, affinche' l'attivita' della Fondazione acquisisca piena legittimita'. Grazie a questo passaggio, conclude la nota, la Fondazione Filadelfia ha ora i requisiti per poter chiedere il riconoscimento giuridico.

(28 novembre 2011 ore 13.32)

http://torino.repubblica.it/dettaglio-news/13:22/4074965

Come era...



by B.F.C. 1909

" Torino - Bologna 3-2 del 12 marzo 1933, ovviamente al Fila.

marcatori: Gino Rossetti 3, Monzeglio (rig.), Bruno Maini. "

giovedì 24 novembre 2011

24/11/11 - Bianchi: "Ho un sogno Allenarmi al Filadelfia"

«Il mercato? Il Toro è una piazza eccezionale, ambita da tanti»

Siamo primi, uniti, solidi, forti, motivatissimi. Questa è un’oasi così felice che non ha nemmeno bisogno di me come sponsor in vista delle trattative di gennaio.
Mi auguro che mi riducano la squalifica e di giocare col Livorno: Borghese ha fatto scena. Ci rivedremo al ritorno, voglio batterlo a modo mio: correttamente
MARCO BONETTO

BUON GIORNO, Bianchi. Ancora poche ore e sarà dibattuto il suo caso davanti alla Corte di giustizia.
«Chiediamo una cosa sola, che sia fatta giustizia. In questo caso significa ottenere clemenza, visto che sono stato espulso col Bari e ho già scontato una giornata per colpa di una persona che ha fatto scena».
Borghese .
«Ho allargato le braccia per divincolarmi e lui si è gettato a terra come se gli avessi dato una gomitata. E’ questo che mi dà più fastidio. Essere stato punito anche se non avevo commesso niente di grave».
Poi Borghese ha segnato alla Samp e l’ha presa in giro mimando i fatti di una settimana prima.
«La verità è che a me di Borghese e di quello che può fare non interessa più niente. Mi interessa solo che sia fatta giustizia. Di Borghese non mi interessa più niente perché per me conta solo vincere il campionato. Ci rivedremo al ritorno, con quel difensore. Io entrerò in campo per vincere, ma alla mia solita maniera: correttamente. Perché se si gioca rude in due, poi è da scorretti fare le sceneggiate e buttarsi a terra. Quante gomitate vere avevo preso io, prima?».
C’erano anche due rigori su di lei, se è per questo.
«Abbiamo presentato ricorso e spero che la squalifica finisca subito, visto che non ho fatto niente. Spero in uno sconto, il più grande possibile. Mi auguro che siano clementi. Almeno una giornata, se non si può due. Ho massimo rispetto per gli organismi competenti che dovranno decidere. Se necessario, sono anche pronto a volare a Roma dai giudici per spiegare bene cosa è successo».
Di palo in frasca: l’entusiasmo quest’anno è alle stelle, avete riconquistato l’affetto della gente.
«Vero. Fa piacere, si è riaccesa la passione nei tifosi, la voglia di ostentare l’amore per il Toro. Questo pubblico merita di stare stabilmente in A e a certi livelli. Lo ripeto sempre perché è la semplice verità».
Lei è un idolo perché anche quest’anno non ha fatto storie per andarsene e continua a trascinare tutti.
«Sono contento di essere rimasto. Torino è sempre Torino. Una piazza eccezionale, che regala emozioni come poche altre. E’ bello giocare in una squadra così importante. Ed essere un punto di riferimento per un popolo così grande».
Sembra uno spot in vista del mercato di gennaio: “Venite tutti, qui si sta divinamente e si vola in A”.
«Il Toro è una piazza così bella di per sé che non ha bisogno di me come sponsor. E poi le valutazioni di mercato spettano alla società e all’allenatore, non a noi giocatori. Detto questo, sono solo felice di poter urlare ai quattro venti che siamo davvero un ottimo gruppo. Siamo primi, solidi, uniti, forti, motivatissimi. Senza alcun dubbio Torino è un posto dove è bello trasferirsi, giocare, vivere».
Finalmente un’oasi felice, dopo i guai degli anni scorsi?
«Siamo una delle oasi felici del calcio, assolutamente sì. Difatti è una piazza ambita da tanti. E tutti noi che indossiamo questa maglia siamo orgogliosi di far parte di una storia così gloriosa che prosegue da oltre 100 anni. E di rappresentare il mondo dei tifosi. Per me poi che sono il capitano, i migliori giocatori sono già tutti qui. I miei compagni: nessuno escluso».

Sul breve periodo le rimane il traguardo di tornare nella massima serie. A lungo termine, invece, potrebbe sorprendere anche se stesso: svegliarsi un bel mattino e dover correre al Filadelfia per allenarsi.
«Mi piacerebbe molto allenarmi nel nuovo Filadelfia. Sarebbe importantissimo che quell’area riprendesse vita e che venisse costruito un centro sportivo. Per la società, per noi, per la gente. Si ricreerebbe quell’ambiente famigliare che esisteva fino a 15 anni fa. Ho letto, mi sono documentato. E me lo raccontano spesso i tifosi che ricordano il Fila in piedi e ci andavano tutti i giorni o quasi. Il nuovo Filadelfia sarebbe importante per tutto il Toro».

Nella migliore delle ipotesi, il Fila non potrebbe essere realtà prima dell’autunno del 2013. Immaginarla lì significherebbe anche pianificare il suo rinnovo contrattuale.
«Già, è vero... Comunque adesso non penso al contratto. Ma solo a vincere il campionato. Abbiamo già mosso tanti passi in avanti, ma in realtà non abbiamo ancora fatto niente. Potremo esultare solo a traguardo raggiunto».

Un miglioramento da mettere in cantiere come squadra riguarda la prolificità offensiva.
«Diciamo che dobbiamo essere più sfrontati in certi momenti della gara. Ma la garanzia è che in partita siamo sempre solidi, compatti, determinati. Giochiamo sempre da squadra, e questa è la base di partenza fondamentale. Se siamo primi un motivo c’è. Difatti i risultati continueranno a venire. Mettiamo sempre l’anima, diamo il massimo. Poi ogni partita rappresenta una storia a sé, ma noi non perdiamo mai l’identità, la personalità. Da fuori qualcuno guarda al pelo nell’uovo, per esempio perché abbiamo pareggiato 0 a 0 a Crotone. Ma ci vuole equilibrio nei giudizi. Stiamo disputando un ottimo campionato. Siamo primi e nessuno è continuo quanto noi. Però ogni tanto sembra che qualcuno se lo dimentichi».

Dalle stalle alle stelle, da Borghese al Fila

Bianchi: ''Aspetto il ritorno contro il Bari. La casa del Toro per tornare in famiglia''

Si va dalle cose più squallide alle più alte, nei pochi minuti di chiacchierata con Rolando Bianchi, presso il Kappa Store di piazza San Carlo dove insieme ai compagni ieri il giocatore si é concesso al bagno di folla del centro città di Torino. Per le prime, il riferimento é a Martino Borghese; gli viene chiesto se faccia più male la sua stupida esultanza che le gomitate ricevute, ma la risposta chiude ogni discorso: "Una persona così -dice Rolandinho- si commenta da sola". E poi, una promessa, non una minaccia: "Lo aspetto al ritorno: vedremo chi é più forte". Perchè lui parla solo di calcio, non di calci.

L'unico strascico di questa vicenda é quello del ricorso contro la squalifica: "Spero venga accolto", confessa, "perché ho fatto poco o nulla al mio avversario; sono già stufo di guardare le partite dalla tribuna". Già ora, dopo una sola? "Beh sì, é vero, é una sola, dove peraltro i miei compagni hanno ottenuto un buon punto su un campo difficile; ma io ho sempre, sempre troppa voglia di giocare...". Oggi potrebbe avere la risposta, Rolando Bianchi.

Si diceva delle cose squallide, poi ci sono quelle alte; nessun pensiero é più "alto", per i tifosi del Toro, dello stadio Filadelfia. "So tutto, anzi diciamo che so molto, della sua storia; ho letto, e poi la gente me la racconta sempre. Ecco, mi piacerebbe tantissimo allenarmi al Filadelfia: credo che sarebbe come ritrovare un ambiente famigliare, per il Toro, almeno così la vedo e così l'ho capita io". L'hai capita perfettamente, Rolli.
(foto M.Dreosti)

http://www.toronews.net/?action=article&ID=25119


by Paolo P.

mercoledì 23 novembre 2011

17/03/2011 - Lo stadio Filadelfia e il mito del 'Grande Torino'

22/11/11 - Assessore Gallo sul Fila: “Dalle parole ai fatti”

Scritto da Andrea Bonino

Lo stadio Filadelfia sta diventando il fiore all’occhiello della nuova giunta Comunale e per Urbano Cairo. Da quando a Torino s'è insediato Piero Fassino, lo stadio che vide le gesta del Grande Torino ha un progetto serio e concreto per rivivere dopo anni e anni di battaglie e scontri inutili.

Dopo quasi 14 anni di combattimenti, il nuovo sindaco di Torino e il neo-assessore allo sport Stefano Gallo sono riusciti concretamente a creare un vero e proprio bando di concorso per la ricostruzione del glorioso stadio, un concorso di idee per la sua ricomposizione. Un’opportunità unica per il patron granata che ha preso due piccioni con una fava. Il Credito Sportivo è pronto a finanziare il progetto, a coprire tutte le spese (10-12 milioni) e permetterebbe a Cairo di non tirare fuori un euro. Oltretutto il numero uno granata riuscirebbe là dove altri presidenti hanno fallito: da Rossi a Borsano, da Goveani a Vidulich, fino a Cimminelli.

Niente male per mettere a tacere i contestatori dopo tre anni di bufera. Anche oggi, durante la presentazione del libro di Andrea Stasi “Le bandiere del Toro”, Stefano Gallo ha ribadito la serietà e la bontà del progetto: “Il Filadelfia non è più soltanto una provocazione. C’è finalmente una fondazione ed è stato bandito un concorso. Ci sono tutti i presupposti affinchè si possa passare ai fatti”. Questa le parole dell’Assessopre allo Sport al Circolo della Stampa dove si è svolta la presentazione del volume alla presenza di Claudio Sala, Angelo Cereser, Natalino Fossati e Gigi Gabetto, oltre al direttore generale granata Antonio Comi.

Speriamo che l’assessore abbia ragione e che finalmente, dopo oltre un decennio, la questione Fila venga definitivamente risolta. Il tempo della finzione degli inganni e delle simulazioni è finito. I tifosi avevano ormai perso le speranze e prenderli in giro per l’ennesima volta sarebbe veramente una cosa insopportabile. Si rischierebbe la rivolta popolare.

giovedì 17 novembre 2011

17/11/11 - Pure dall'India per ricostruire il Filadelfia!

Già 35 le adesioni al bando C’è anche un colosso asiatico
Contatti con la Euclid Infotech di Mumbai, una multinazionale che promuove le opportunità di business nel mondo
MARCO BONETTO
TORINO. Dall’India per business. La sorpresa è grande. Un filo granata collega via Filadelfia a Torino con Mumbai, motore economico del Paese asiatico. Tutto ruota attorno a una mail spedita da un ufficio di questa metropoli di 15 milioni di abitanti, un tempo nota come Bombay. Nella Fondazione Filadelfia c’è chi ha fatto un salto sulla sedia, quando sul computer è apparso un lungo messaggio in inglese. In calce, dopo i saluti e i ringraziamenti di rito, la firma: sir Manasi Pawar . «Dall’India ci scrivono per avere informazioni particolareggiate? Addirittura?». Dall’India. Sono interessati anche lì alla rinascita del Fila. Fiutano l’affare. Lo rilanciano innanzi tutto sul proprio gigantesco mercato nazionale, in espansione in progressione geometrica. Ma non solo sul mercato indiano. Il clamore che ne consegue è persino ancora tutto da valutare, visto quanto sono immensi gli scenari che improvvisamente può spalancare la mail di una multinazionale indiana, leader mondiale nella fornitura di informazioni su bandi di gara e appalti provenienti in particolare dal comparto pubblico in quasi tutto il pianeta. Una mail. Una semplice mail redatta e spedita da un “cervellone” indiano di Mumbai fa saltare in aria quel che ancora poteva rimanere di un pregiudizio tanto vecchio quanto risibile: che il destino del Fila possa suscitare interesse solo in un ambito provinciale. C’è ancora chi lo può pensare, se non si detergono le spesse lenti della storia: la miopia, d’altra parte, altera i contorni della realtà.
SINERGIE
Giusto una settimana fa veniva pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il concorso di idee a carattere internazionale per la realizzazione di un centro sportivo per il Torino. Appena giovedì scorso veniva pubblicato il concorso internazionale e già adesso entra in campo anche la Euclid Infotech Private Ltd di Mumbai, con il suo team di 300 analisti, ricercatori ed esperti e una presenza garantita in oltre 50 paesi nel mondo. La multinazionale indiana è in grado di gestire circa 5.000 nuove opportunità di business ogni giorno, aggiornate 365 giorni all’anno. Da poco meno di un anno ha allargato e sedimentato il proprio raggio di azione anche in Italia grazie a un’alleanza strategica con un’azienda del Nord Est, Kaedra srl, anch’essa attiva nella promozione e nello sviluppo delle opportunità di business. Raffinati sistemi innovativi informatizzati di ricerca e rilancio di informazioni relative ai bandi di gara internazionali più interessanti costituiscono il cuore pulsante di queste compagnie specializzate: deputate a pubblicizzare eventi e proposte di sviluppo commerciale nei settori più disparati, mettendo in contatto realtà imprenditoriali anche lontane, garantendo loro assistenza in corso d’opera, facilitando la proverbiale accensione di una lampadina. Un altro aspetto singolare è che, attraverso queste sinergie del mercato globalizzato con i suoi rimbalzi informativi , il concorso di idee per il Fila è destinato a essere caldeggiato e promosso dalla multinazionale indiana non solo sui tavoli delle maggiori imprese costruttrici di stadi fuori dal nostro Paese, già clienti della Euclid Infotech, ma anche nello stesso panorama italiano. Così gira il mondo.
 CAIRO CHIAMA GALLO
Ma c’è di più. Restando terra terra , non c’è nemmeno bisogno di correre fino a Mumbai per sostenere che la riqualificazione del Filadelfia tira. Eccome se tira. In pochi giorni sono stati addirittura 35 i soggetti privati (soprattutto studi di architetti e qualche costruttore) che si sono già messi in contatto con la Fondazione Filadelfia e gli uffici del Comune per ricavare ulteriori informazioni e programmare sopralluoghi. Oltreché da Torino e dal Piemonte, richieste mirate in cui si preannuncia l’interesse a partecipare al concorso sono arrivate dalla Puglia (Bari), dalla Lombardia (Milano e Brescia), dalla Toscana (Firenze, Siena e Grosseto), dalla Liguria (Genova), dalla Campania (Napoli), dal Veneto (Venezia) e da diverse altre località italiane. Il concorso di idee prevede la consegna degli elaborati entro il 10 febbraio. Tutte le informazioni sul bando sono reperibili sul sito www.fondazionestadiofiladelfia.org  (e su www.comune.torino.it/bandi/ ). Intanto, sempre sulla strada dell’agognata ricostruzione, Cairo si è messo in contatto con l’assessore allo Sport Gallo per organizzare un nuovo summit con i vertici del Comune, della Regione, della Fondazione Filadelfia e del Credito sportivo. Rimane una morale. Che si muovano architetti, ingegneri e costruttori italiani piuttosto che indiani, americani o di chissà dove, l’aspettativa è una sola: la rinascita del Fila, al più presto, dopo 14 anni di scandalose speculazioni, ritardi e prese in giro. E una rinascita degna, rispettosa delle necessità del Torino e delle attese dei cittadini e dei tifosi, all’altezza dei valori profondamente granata che quell’area conserva dagli Anni 20: cioè da quando venne costruito lo stadio, poi sciaguratamente demolito nel ’97. Quasi un secolo dopo, una multinazionale di Mumbai chiama via Filadelfia. E non è una finzione cinematografica di Bollywood .
  Sotto la foto: Bambini giocano sul prato del Grande Torino: la leggenda del Fila non ha età (foto Liverani)

Fiutato il business sul Filadelfia: tutti pronti a ricostruirlo

A una settimana dalla pubblicazione del bando internazionale per il concorso di idee sono pervenute trentacinque richieste di informazioni, una anche dall'India. Nessuna speculazione sarà tollerata, il progetto dovrà essere fatto anche con il cuore.
17.11.2011 12:20 di Elena Rossin
Era fin troppo prevedibile che appena si fosse sbloccata la burocrazia e fosse iniziato l’iter per la ricostruzione del Filadelfia chi è interessato a questo business si sarebbe buttato a capofitto e così è stato. A una settimana dalla pubblicazione del bando internazionale, che scadrà il 10 febbraio 2012 alle ore 12, per il concorso di idee – va ben ben ricordato che il concorso di idee non stabilisce quale sarà il progetto che potrà edificare lo stadio del Grande Torino, ma solo raccoglie appunto le idee per ricostruirlo – sono già pervenute alla Fondazione Filadelfia e al comune di Torino trentacinque richieste di informazioni da parte di studi di architetti, ingegneri e costruttori. Una di queste richieste proviene persino dall’India (come riportato oggi dal quotidiano Tuttosport in un articolo a firma Marco Bonetto) da parte di una multinazionale, la Euclid Infotec Private Ldt, di Mumbai che gestisce opportunità di business e che in Italia è alleata strategicamente con la Kaedra srl, azienda del Nord-Est.

Indubbiamente tanto interesse per la ricostruzione del Fila fa ben sperare che i tempi per rivedere lo stadio del Grande Torino non saranno ciclopici; però è altrettanto vero che bisogna tenere gli occhi bene aperti in modo che speculatori con pochi scrupoli non mettano le mani su un patrimonio affettivo e storico quale è il Filadelfia. Patrimonio non solo per i tifosi granata, ma anche per i cittadini di Torino e gli italiani che tributano al Grande Torino il riconoscimento di aver rappresentato a livello sportivo la Nazione in un momento delicato come quello post bellico, incarnando la voglia di ricostruzione e l’orgoglio dell’Italia. E’ doveroso ricordare che al fine di prevenire la speculazione sono stati fissati dei paletti che vincolano quello che sarà il progetto definitivo, ma non abbassare la guardia è sempre meglio. Anche perché in un periodo di grave crisi economica internazionale, come quello attuale, è evidente che un progetto per un centro sportivo che economicamente è stato stimato nell’ordine di 10-12 milioni di euro può far gola a molti.

Il presidente e proprietario del Torino Fc Urbano Cairo si è già attivato mettendosi in contatto con l’assessore allo sport del comune di Torino Stefano Gallo per organizzare un incontro con lui e i vertici di Comune, Regione Piemonte, Fondazione Filadelfia e Credito Sportivo per procedere il più spediti possibile verso la ricostruzione del Fila. A partire dal luglio del 1995 iniziò la demolizione della gradinata nord per arrivare al 10 aprile 1988 quando lo stadio del Grande Torino fu raso al suolo. Da allora troppo tempo è passato, ad oggi 5235 giorni, e troppe speculazioni sono state fatte che hanno preso in giro tifosi, cittadini e italiani. Troppi faccendieri senza scrupoli hanno sfruttato il Fila per farsi una facile pubblicità ed avere per un po’ i riflettori puntati addosso; tutto questo scempio non è più tollerato dalle persone oneste: chi vuole ricostruire lo stadio del Grande Torino faccia ovviamente il suo business come è normale, ma si ricordi che ha l’obbligo di usare il cuore nel progettare il nuovo Fila.
http://www.torinogranata.it/?action=read&idnotizia=24734

mercoledì 16 novembre 2011

12/11/11 - Sbriglio: “Non dimenticatevi del Filadelfia”

L’Intervista: Giuseppe Sbriglio
L’ex Assessore lancia l’allarme

"Il progetto della Fondazione è già stato approvato, ora è necessario reperire al più presto i fondi”

“Il Palaruffini torna a splendere con Pallamano, Basket e Pallavolo.
E i 3000 tifosi che hanno seguito il Chieri Torino Volley sono un dato eccezionale”
“Non lasciate cadere i miei progetti”. L’appello è di Giuseppe Sbriglio, avvocato di 39 anni, dal 2009 al 2011 assessore allo Sport del Comune e oggi capogruppo dell’Italia dei Valori nell’assemblea cittadina.
Nonostante il sindaco Fassino non lo abbia confermato al vertice di corso Ferrucci, Sbriglio non ha abbandonato la sua passione per lo sport, tanto da accettare recentemente l’incarico di vice presidente del Chieri Torino Volley Club, società pallavolistica che milita in serie A1. Ma lui è anche un granata doc e i tifosi ancora lo ricordano come colui che ha sbloccato le pratiche per il recupero del Filadelfia: “L’importante – dice oggi – è non lasciar cadere quel progetto”.
_ Sbriglio, qual è lo stato di salute dello sport a Torino?
  C’è un grande fermento, questo è certo: associazioni e federazioni sono molto attive anche se la mancanza di fondi, soprattutto dagli enti pubblici non può che penalizzare tante realtà.
_ Comune, Provincia e Regione non navigano nell’oro, ma perché tagliare sempre nello sport?
  Il monito è sempre lo stesso: guai a togliere risorse a welfare e salute. Ma nessuno si rende conto che investire oggi nello sport vuol dire risparmiare domani nella sanità.
_ E allora come e dove le società possono reperire fondi?
  L’anno scorso avevo avviato un progetto di “Naming Raights”, con lo scopo di attirare investitori privati che avessero voglia di investire a Torino. L’idea era di permettere all’azienda di dare il proprio nome a un impianto comunale per permettere al comune di ricavare quattrini da reinvestire in quel settore. Per esempio l’Olimpico si sarebbe potuto chiamare Red Bull Stadium.
_ E come andò a finire?
  Il progetto è stato bloccato dalla nuova amministrazione, dopo che un consigliere di minoranza ha avanzato l’idea di intitolare lo stadio al Grande Torino.
_ Passiamo a notizie più liete: il Pala Ruffini è tornato a splendere…
  Una notizia fantastica, che dimostra quanto fu utile un provvedimento intrapreso da me per concedere gratuitamente quel palazzetto alle squadre di serie A. Ed ecco che in due anni sono arrivati il Città Giardino di pallamano, la Pms di basket e, in ultimo, il Chieri Torino di volley, che ha riportato a Torino l’élite del volley italiano. E a giudicare dai 3 mila tifosi sugli spalti mi sembra che la città stia rispondendo alla grande.

_ Parliamo di Filadelfia. Lei fu il primo presidente della Fondazione chiamata a gestirne il recupero. Oggi a che punto è quel progetto?
  Quando mi insediai, la situazione era da anni incancrenita. I tifosi illusi e incazzati. Grazie a una lunga trattativa con l’Agenzia delle entrate riuscimmo a far togliere le ipoteche sul Fila. In primavera, quando venni eletto in Consiglio, decisi di rimettere il mandato nelle mani di Fassino, che evidentemente non mi ha giudicato all’altezza di proseguire ciò che io avevo iniziato.
_ Fu nominato Luigi Chiabrera, patron della Turin Marathon. Quale sarà il suo compito?
  Il progetto prevede la realizzazione di un museo all’interno di un cortile. Dovrà richiamare la storia di questo glorioso club. Ma il vero nodo è, ancora una volta, il reperimento dei fondi.

Alfonso Fiorentino

16/11/11 - Filadelfia, risposte sul bando

Il CCTC: ''Prima il progetto migliore, poi il concorso per la progettazione''
In un periodo di grande fermento per la situazione stadi all'ombra della Mole, con l'emissione del bando per i progetti tesi a restituire a Torino quel monumento storico che fu teatro delle gesta di diverse generazioni gloriose di maglie granata, siamo andati a porre alcune domande tese a fare ulteriore chiarezza sulle modalità e sui metodi utilizzati per la stesura del bando che porterà ad individuare il progetto sul quale verrà riplasmato il nuovo impianto.

Per rispondere ai dubbi e per portare le dovute precisazioni ci siamo rivolti ad una dei componenti essenziali della Fondazioni Stadio Filadelfia: il Centro Coordinamento Toro Clubs.

 
Quali risultati raggiunti finora dalla Fondazione?
"Il primo risultato è stata certamente la costituzione della Fondazione. Esiste finalmente un soggetto giuridico che ha come unico scopo la ricostruzione del Filadelfia e la sua successiva gestione una volta ricostruito. Un altro risultato importante è quello di aver ottenuto che all’interno della Fondazione siano presenti i tifosi, che per la prima volta possono contribuire in modo fattivo alla determinazione di qualcosa che li riguarda profondamente. Tra i risultati va ora annoverata la pubblicazione del Concorso di Idee destinato alla ricerca di una idea progettuale per la ricostruzione del Fila. E’ il primo passo tecnico che viene fatto, ma è la base di partenza per tutto quanto verrà dopo".

Ora che é stato pubblicato il bando per il concorso di idee, e una volta che i progetti saranno presentati e giudicati, quali saranno i passi successivi?
"Una volta determinata quale sarà la migliore idea progettuale, in pratica la traccia che dovrà essere seguita per la ricostruzione, si farà partire il concorso di progettazione vero e proprio. Espletato anche questo, avremo finalmente in mano il progetto definitivo e potrà essere compiuto l’ultimo passaggio, cioè la predisposizione del bando per l’assegnazione delle opere di ricostruzione del Filadelfia. A qualcuno potrebbero anche sembrare tempi lunghi, ma la Fondazione è un soggetto che è obbligato a muoversi con procedure di evidenza pubblica, che sono rigidamente determinate dalla legge. Questo aspetto non va però considerato come una zavorra ma, invece, come una garanzia per tutti che il Fila venga ricostruito con la massima trasparenza".

Qual é stato e quale sarà il ruolo del CCTC all'interno della Fondazione e dei lavori per il Bando?
"Il CCTC è tra i soggetti hanno partecipato al cammino della Fondazione prima ancora che questa si costituisse. Diciamo che siamo stati i matti che hanno proposto al Comune di Torino di farsi l’onere di costituire un Tavolo per la ricostruzione del Filadelfia e che a questo Tavolo, oltre alle istituzioni, fossero presenti il Torino FC e le varie componenti della tifoseria granata. Il Comune ha accettato la nostra proposta e di qui è cominciata la storia della Fondazione. In futuro il ruolo del CCTC sarà quello di stare insieme alle altre associazioni dei tifosi presenti in Fondazione, che hanno dimostrato la capacità di stare unite e compatte, e mantenere il ruolo di vigilanza e garanzia di trasparenza sull’attività della Fondazione".

Quali le linee-guida che hanno ispirato i membri della Fondazione nella stesura del bando stesso?
"In primo luogo il rispetto del Codice dei Concorsi, il D. Lgs. 163 del 12 aprile 2006 'Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture'. Il testo di legge che recepisce le Direttive comunitarie 2004/17/CE e 2004/18/CE. Poi si sono seguite le indicazioni dell’Ufficio Bandi della Fondazione Ordine degli Architetti di Torino e quelle del Professor Riccardo Viriglio, della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino. Il bando è stato poi sottoposto al vaglio degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Torino. Di fatto sono state seguite tutte le strade per cercare di stendere un documento che fosse rispettoso delle norme, trasparente e che tenesse conto tanto della memoria del luogo sul quale si andrà ad intervenire, quanto della possibilità di inserire in quest’opera le necessarie caratteristiche tecniche di innovazione, originalità e longevità per un centro sportivo consono alle moderne esigenze di una società di calcio professionistica".

Quali tempi per le modifiche allo statuto della Fondazione? E quali per la ricostruzione dello stadio?
"Le modifiche allo Statuto, imposte dalla legge, sono già state approvate dal Collegio dei Fondatori della Fondazione. Sono ora in via di approvazione da parte del Comune e della Regione. Secondo quanto ci è stato riferito nelle scorse settimane, anche questi passaggi sono ormai imminenti. Per quanto concerne la ricostruzione, forse sbilanciarsi in questo momento è effettivamente un po’ prematuro. Crediamo di poter dire che sinora non ci si è mai arrivati così vicini e che ci si sta muovendo nella direzione giusta. Di certo sarà molto più facile, realistico e anche molto più corretto, iniziare a fare qualche previsione alla conclusione del Concorso di Progettazione".

Quanto é garantito il coinvolgimento fattivo (leggi: economico) di tutte le parti chiamate in causa, dal Comune al Torino FC?
"Il Comune di Torino ha conferito alla Fondazione il terreno ed ha inserito nei bilanci pluriennali il contributo economico alla Fondazione. Ha pertanto portato avanti gli atti amministrativi necessari. La Regione ha espresso più volte la volontà politica di intervenire e, crediamo, immediatamente dopo l’approvazione dello Statuto delibererà anch’essa. Per quanto concerne il Torino FC, come sempre abbiamo soltanto le parole del presidente Cairo, il quale sinora pur partecipando come Società alla Fondazione, ha contribuito soltanto con lo stesso importo di ciascuna delle Associazioni di tifosi. Vogliamo sperare, come abbiamo scritto qualche settimana fa, che veramente sia stato fulminato, non verso Damasco, ma verso il Toro. Quindi alle parole faccia seguire fatti concreti e ufficializzi l’impegno di versare in Fondazione una cifra commisurabile a quella prevista da Comune e Regione. Tra l’altro, la posta in gioco per Cairo e per il Torino FC va ben al di là del Filadelfia, in ballo ci sono delle potenzialità immense e la più grande occasione della nostra storia".

Dubbi/perplessità: i vincoli posti nel Bando sono forse troppo stretti? E come mai tra i giudicanti solo due esperti, anziché l'intero quintetto?
"I vincoli che sono stati previsti dallo Statuto sono necessari per garantire che si eviti che nell’area del Filadelfia si vada a sommare uno scempio allo scempio. La stesura dello Statuto è stata frutto di un approfondito e lungo confronto tra tutte le parti presenti, al fine di ottenere la realizzazione di uno strumento in grado di garantire il giusto equilibrio tra la memoria del luogo e la necessità di costruire un impianto che guardi al futuro. Come stabilisce la legge, della commissione giudicatrice devono far parte “almeno” due tecnici scelti tra gli iscritti agli Ordini degli Architetti e Ingegneri. Esattamente questo è stato scritto sul bando. In nessun punto del Bando è possibile desumere che gli altri tre membri della Commissione non debbano essere degli altri tecnici. Questa formulazione permette di arricchire la Commissione con professionalità di tipo differente, in grado di apportare ulteriori contributi. Di certo la volontà dei tifosi presenti in Fondazione è che la Commissione Giudicatrice sia soprattutto tecnica ed in grado di giudicare al meglio tutti gli aspetti fondamentali delle proposte".

***

Ringraziamo il Centro Coordinamento per aver voluto anticipare su TN alcune delle risposte che verranno rese presto pubbliche a tutti i tifosi granata. A questo proposito il CCTC annuncia anche un'iniziativa apposita alla quale tutto il popolo del Toro è invitato a prendere parte.

"In questi giorni, oltre che in modo diretto, anche su Forum e su FB, sono state poste ai tifosi presenti in Fondazione diverse domande. A tutte queste domande e a quelle che verranno, risponderemo molto volentieri. Per correttezza nei confronti di tutti coloro che ci hanno dato il loro sostegno ed hanno condiviso con noi un lungo e difficoltoso cammino, lo faremo prima di tutto in un incontro aperto che si svolgerà al Borgo Vittoria di via Valfenera 8 a Torino, martedì 22 novembre alle ore 21.15. Il giorno successivo all’incontro pubblicheremo le risposte sui Forum, su FB e su tutti i media che saranno interessati a renderle pubbliche"

martedì 15 novembre 2011

10/08/11 - Provvedimenti in merito all'estinzione della Fondazione Campo Filadelfia

REGIONE PIEMONTE BU37 15/09/2011

Codice DB0710
D.D. 10 agosto 2011, n. 619
Fondazione Campo Filadelfia con sede legale in Torino.    
Provvedimenti in merito all'estinzione.

(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
di autorizzare l’iscrizione nel Registro Regionale centralizzato provvisorio delle persone giuridiche,
di cui alla D.G.R. n. 39 - 2648 del 02.04.2001, dell’estinzione della Fondazione Campo Filadelfia con sede in Torino.

il provvedimento d’estinzione della Fondazione in questione al Presidente del Tribunale di Torino per gli adempimenti relativi.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 5 della l.r. 22/2010.

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al T.A.R. entro 60 gg., ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg. dalla notificazione o dalla intervenuta piena
conoscenza.

Il Direttore
Maria Grazia Ferreri


http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2011/37/attach/dddb070000619_080.pdf

sabato 12 novembre 2011

12/11/11 - FILADELFIA/CONCORSO DI IDEE ... dubbi e domande

Nota pubblicata su FaceBook da Marina Cismondi
il giorno sabato 12 novembre 2011 alle ore 10.34
www.facebook.com/note.php?note_id=10150945491540492

E' uscito il bando per il concorso di idee per la ricostruzione dello Stadio Filadelfia e in tanti mi hanno contattato per chiedere un mio parere... trovo giusto rispondere, dicendo esattamente cosa penso.

Premetto che non sono un architetto e che quindi quello che scrivo è a titolo puramente personale e nasce da questi due giorni passati a ragionarci su ed a documentarmi, ma - ovviamente – può essere zeppo di inesattezze dovute alla mia ignoranza in materia architettonica.

Sicuramente ci sarà chi dice che “remo contro”, sono “di parte”, “sono solo capace a rompere i c....i”... pazienza. Il mio unico scopo è di vedere un Fila ricostruito in MODO DEGNO e sfido chiunque a dimostrare che ho qualche interesse personale, economico, politico, ecc. ecc.

Allora i punti che mi lasciano alquanto perplessa sono sostanzialmente tre :

1. Il cambio che è stato fatto fra lo Statuto della Fondazione che richiedeva la ricostruzione di una tribuna “riproponendo per quanto possibile le sembianze originali” e il Bando del Concorso di idee che cita testualmente “ideazione della tribuna storica in modo che la stessa rappresenti una riproduzione fedele all'originale” .

La differenza è sostanziale. Perchè è stato fatto questo cambio ?

Sono la prima a ricordare del Fila la ghiaia sotto i piedi, l'odore di legno della tribuna, le finestre malandate del lato cortile, i gradoni già un po' scalcinati., i vecchietti che mi regalavano le caramelle nel cortile, Pulici che arrivava in 126 e tirava due calci al pallone con i bimbi, i bicchieri di barbera che giravano verso sera...
Ma rifare il Fila come me lo ricordo io sarebbe, a mio parere, come costruire il Parc Astérix in Francia, riempirlo di figuranti e portarci le scolaresche a vedere come era il calcio una volta.
Ho capito che sono affezionata anche al ricordo della prima auto di mio padre, la 600, ma adesso non viaggerei mai ai 90 all'ora con 53 gradi d'estate e i deflettori che vibrano o con i piedi gelati d'inverno. Difatti la nuova 500 nulla ha a che vedere con la vecchia, se non un lontano, lontanissimo ricordo delle linee e delle dimension.
Ma questo è una mia opinone personale (tutti sanno che più di un anno fa ho appoggiato il progetto dell'arch. Busca che proponeva un Fila proiettato nel futuro) e sarei ben felice che il Fila venisse ricostruito anche sulla falsariga di quelo che era ma...

Ora qui si chiede di rifare la tribuna fedele all'originale... ma come ????
Con le nuove normative, i seggiolini saranno di PVC pellicolato effetto legno ? E la struttura, che era in legno, di cosa la facciamo ? E la copertura sarà magari lastricata di fotovoltaico perchè ,come recita il bando - ci sarà una valutazione anche in base alla “autosufficienza energetica dell'impianto” ?Ma allora peserà 20 volte tanto rispetto all'eternit che c'era... come reggerà con i pali fedeli all'originale ?

Ma un altro aspetto del vincolo dato alla tribuna incide con la capienza globale dell'impianto. Ricordo che la tribuna originale del Fila conteneva 1.300 persone e altre 4.000 stavano nel parterre sotto la tribuna... anche ipotizzando che ora tribuna più parterre, con le nuove norme, possano contenere meno di 2.000 persone, le altre 1.500/2.000 andrebbero “spalmate” come ? Un migliaio nei distinti e 500 per ogni curva ?

Per capire di cosa sto parlando, fate un paragone con lo Stadio Primo Nebiolo al Ruffini... chi non lo conosce, può farsi un giro su google e troverà tutta la documentazione. Dai dati del Comune si evince che la capienza è di 7.000 posti, 6.000 sulle gradinate, disposte su 8 gradoni. Quindi i gradoni per ospitare le 2.000 persone previste sulle gradinate per il Fila saranno 2 o 3 ? E quanto saranno alte queste gradinate ? Un metro e mezzo, due metri ?? E dove verranno inseriti allora il Museo, la Sede, la Foresteria, gli uffici per la Fondazione, la sala stampa ?? Tutto sotto la tribuna o sotto terra ??

E' vero che i gradoni possono anche essere alti 10 metri e sfruttati solo per i primi due, ma allora come si concilierebbe questo spreco sia di costruzione che di futura manutenzione, con la richiesta del bando di realizzare un “intervento di qualità e tecnicamente valido, nel miglior rapporto fra i benefici ed i costi globali di costruzione, manutenzione e gestione” ?

Consiglio un altra ricerca in internet, sempre con google: provate a digitare “stadio capienza 3.500” o andate a questo link ://calciocalabria.jimdo.com/stadi/ e scorrete la pagina... in fondo troverete diversi esempi di stadi con capienza da 3.500. Ve lo immaginate un Fila così ????

Mi si potrà rispondere che la capienza del Fila, da Statuto della Fondazione Filadelfia, approvato nel 2008, è sempre stata così. Vero, ed è anche vero che l'ho sempre contestata ed è anche vero che mi è sempre stato risposto che era una cifra indicativa, ma assolutamente non vincolante. Ora, invece, esce un bando che invece la pone fra i criteri da considerare VINCOLANTI. Perchè ??

Sono gradite, ovviamente, risposte.


2. La mancata indicazione nel bando di concorso di idee di vincoli relativi alla parte da dedicare agli spazi commerciali che, da Delibera Comunale, ammontano ad un massimo di 4.000 mq. lato Via Giordano Bruno, spazi commerciali citati anche nello Statuto della Fondazione.

Non ce n'è traccia alcuna nel bando di concorso di idee.... perchè? Non devono essere previsti ? Sono “planati” su altre aree ? O il progetto del Fila che deve uscire fuori è talmente “minimale” che non ha bisogno di sfruttare commercialmente un'area per coprire i costi di gestione?

Sono gradite ovviamente risposte


3. La commissione giudicatrice che sarà composta da 5 membri: 2 qualificati (architetti/ingegneri) e 3 (la maggioranza) non definiti in alcun modo.

Si era sempre parlato,, con i tifosi che partecipano alla Fondazione, di un giudizio “tecnico”, per una prima verifica dei requisiti, seguito da un giudizio “popolare”: se il Fila è la nostra casa, dobbiamo essere noi sceglierla, secondo me. Ora viene detto che non è possibile, procedura pubblica, vincoli, ecc.ecc. Non è vero, da quello che mi risulta..
Ci sono amministrazioni comunali che hanno fatto scegliere ai cittadini, tramite la votazione di un concorso di idee,la riqualificazione di piazze o aree o la scelta di monumenti. Perchè per il Fila non dovrebbe essere possibile ?
Ma se proprio fosse impossibile, perchè solo due “esperti” nella commissione giudicante ? Chi saranno gli altri tre ? Su quali basi e con quali professionalità valuteranno il lavoro dei progettisti ?

Sono gradite, ovviamente, risposte.


Augurandomi che tutte le domande trovino risposta e che di questa nota venga capito lo spirito costruttivo , qual è da sempre il mio, grazie a chi avrà avuto voglia di leggerla e grazie a chi parteciperà alla discussione con lo stesso spirito.

venerdì 11 novembre 2011

11/11/11 - Cairo: «Nuovo Fila nel 2013»

«Tra due anni sarebbe meraviglioso festeggiare lì il 107° compleanno del Toro»

Ecco il bando per progettisti: un aspetto chiave è il recupero dei ruderi più importanti. Tutte le proposte entro febbraio

MARCO BONETTO
TORINO. Ordunque, il primo passo è stato mosso. Finalmente è stato pubblicato sulla Gazzetta dell’Unione europea il concorso internazionale di idee per la ricostruzione del Filadelfia. Non la riproposizione - oggi impossibile - di uno stadio da 30 mila spettatori costretto nello storico quadrilatero, ma ugualmente una degna riqualificazione dell’area. Un centro sportivo per gli allenamenti e le amichevoli del Torino e le partite più importanti del vivaio. Quanto è realizzabile, adesso, per ridare vita al campo della leggenda granata. Per restituire al quartiere uno dei suoi polmoni più cari, un polo magnetico per i tifosi, una tradizione. C’è tempo fino al 10 febbraio per presentare un progetto preliminare. A esaminare le proposte sarà una commissione incaricata dalla Fondazione Filadelfia, l’associazione - che raggruppa il Comune di Torino, la Regione, il Torino e gruppi organizzati di tifosi - deputata a promuovere la rinascita dell’area. I progetti - esaminati in forma anonima dai giudici, così da garantire trasparenza all’iniziativa - otterranno un punteggio finale sulla base di parametri diversi: estetica, qualità architettonica, soluzioni tecniche, materiali, fattibilità e tempistica di reazione, costi di gestione, originalità e rispetto della tradizione. E’ scritto testualmente: «Originalità creativa con riferimento alla valorizzazione della memoria storica granata relativa all’impianto, alla società e alla squadra»: in tal senso l’osservatore esterno può auspicare non cattedrali svuotate di significati storici, bensì una moderna rilettura degli spazi tenendo conto della necessità di recuperare un’area sportiva che dal 1926 conserva un’impronta speciale. Il recupero almeno dei principali ruderi dello stadio originario, la messa in sicurezza e l’armonizzazione di questi nel nuovo impianto può indubbiamente rappresentare una perfetta simbiosi tra passato e futuro. Rispetto e innovazione.
« AUREA DI SACRALITÀ»
Sul bando del concorso sono anche indicati paletti precisi in merito a quanto si deve realizzare: due campi di dimensioni regolamentari Uefa in erba, riscaldati; spalti lungo tutto il perimetro; «ideazione della tribuna storica in modo che la stessa rappresenti una riproduzione fedele dell’originale, coperta e con i restanti tre lati fruibili dal pubblico, almeno per alcuni gradoni, compatibilmente con la presenza di 3.500 spettatori circa sulle tribune del campo principale»; riedificazione del sottopassaggio - anch’esso storico - che collegava gli spogliatoi al campo; riproposizione di un cortile aperto al pubblico, com’è stato per 7 decenni; uffici per il Torino; museo granata; foresteria per i ragazzi del vivaio; locali per i tifosi. Proprio da queste indicazioni precise emerge quella volontà di fondo, la filosofia portante: invitare i progettisti a realizzare un impianto funzionale per le esigenze del Toro e della sua gente, il più possibile evocativo e rispettoso del passato glorioso sedimentatosi su quell’erba, tra quei mattoni, su quei gradoni: prima, durante e dopo il mito del Grande Torino. In tal senso è utile cogliere un altro passaggio del bando: «Il 17 ottobre 1926 si inaugurò il “Campo Torino” in via Filadelfia. Lo stadio “mito” del calcio Torinese, il Filadelfia, teatro delle imprese del Grande Torino, considerato una sorta di tempio dai tifosi della squadra granata, deriva da una successione di interventi. Alle origini, un campo corredato da una piccola ed elegante tribunetta, il cui ricordo, svanito nella memoria dei torinesi, è oggi affidato a rare immagini fotografiche. In seguito il presidente Enrico Marone Cinzano lo fa dotare di una tribuna improntata a principi prettamente funzionali così come le successive curve, anch’esse di spoglio rigore. Saranno le indimenticabili gesta sportive consumatesi in esso, insieme con le emozioni e passioni di generazioni di tifosi, a conferirgli l’aura di sacralità. L’idea progettuale del nuovo stadio (cioè quanto si chiede ai partecipanti al concorso, ndr) non può non tener conto della consistenza storica del manufatto, ora in gran parte demolito». Sciaguratamente demolito nel 1997, è doveroso qui aggiungere.
LE INFORMAZIONI
Tutte le informazioni sul bando sono reperibili sul sito www.fondazionestadiofiladelfia.org (e su www.comune.torino.it/bandi/ ). I primi tre elaborati saranno premiati con 5.000, 3.500 e 1.500 euro. La graduatoria finale entro metà aprile. Starà poi alla Fondazione valutare, capire - anche in base alla oggettiva qualità del progetto migliore - se sarà possibile raggiungere un altro risultato importante, accorciare il più possibile i tempi. Ovvero procedendo con soltanto un ulteriore bando di gara, integrato, esclusivamente per costruttori, chiamati a tradurre in realtà l’idea progettuale vincitrice del concorso di idee. Il tutto per rendere cantierabile il progetto migliore. In tal caso il primo mattone potrebbe essere posato verso la fine del 2012. I tempi si allungherebbero invece di altri 5, 6 mesi se dopo il concorso di idee venisse stabilito di lanciare non uno ma due nuovi bandi di gara: il primo riservato ai progettisti, il secondo ai costruttori. Si scriveva su queste colonne già nella scorsa settimana: in caso di bando unico, il nuovo Filadelfia potrebbe essere realizzato in tempo utile per celebrarne l’inaugurazione in concomitanza con il 107° compleanno del Torino, il 3 dicembre del 2013. Ha commentato il presidente Cairo : «Sarebbe magnifico se fosse così, un’idea brillante, una coincidenza dalla grande valenza anche simbolica. Effettivamente immaginare il Fila in piedi entro un paio di anni è ragionevole, nell’ottica di affrettare il più possibile i tempi. Sarebbe davvero meraviglioso riaprire le porte del Filadelfia ai tifosi proprio quel giorno. E’ anche la mia speranza. Ed è mio impegno, per quel che mi compete».

Sotto la foto:
Da 14 anni l’area del Filadelfia è una discarica a cielo aperto che solo i tifosi di volta in volta ripuliscono

10/11/11 - Trasmissione ToroAmoreMio - Stadio Filadelfia

... ospite in studio Gian Luca Vignale, Consigliere Regionale, che fa parte della Fondazione Stadio Filadelfia







Nota di merito a parte per il filmato di Fabio Milano


giovedì 10 novembre 2011

10/11/11 - Pubblicato bando per il concorso di idee per la ricostruzione dell'impianto FILADELFIA



I TIFOSI DEL TORO PER
LA FONDAZIONE STADIO FILADELFIA

In data odierna è stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale, il bando per il concorso di idee per la ricostruzione dell'impianto FILADELFIA.

Clicca sull'icona per scaricare il file   [ http://www.fondazionestadiofiladelfia.org/files/concorso_idee__filadelfia.pdf  ]

Clicca QUI [  http://www.fondazionestadiofiladelfia.org/files/istanza_filadelfia.pdf  ]  per scaricare l'istanza di partecipazione


Alla FONDAZIONE
STADIO FILADELFIA

ISTANZA PER LA PARTECIPAZIONE AL CONCORSO DI IDEE

Il sottoscritto ________________________________________________
nato a ________________________________________________________
il __________ e residente a _____________________ in via _______________________________
in qualità di _________________________________________________

ai sensi del D.P.R. 445/2000 e s.m.i. e consapevole delle sanzioni ivi previste

DICHIARA AI FINI DELLA PARTECIPAZIONE AL CONCORSO

A)
(se concorrente singolo)
□ di voler partecipare al concorso di idee in forma singola

oppure

(nel caso di partecipazione in gruppo)
□ di voler partecipare al concorso di idee in gruppo con i seguenti soggetti:
__________________________________________________________
__________________________________________________________
__________________________________________________________
__________________________________________________________

individuando quale soggetto referente del gruppo: ______________________

B) di essere in possesso dei requisiti di ordine generale di cui all’art. 4 del bando
C) di aver preso visione del bando accettando incondizionatamente tutte le condizioni e clausole in esso previste.

LUOGO E DATA _____________________

FIRMA ____________________________



Filadelfia: ecco il Bando per il concorso di idee!

Ci siamo. Due campi, spalti, tribuna storica, cortile aperto, museo, sede, foresteria
Il momento tanto atteso é giunto: é stato or ora pubblicato il Bando di gara per il concorso di idee finalizzato alla ricostruzione dello Stadio Filadelfia.
A darna notizia é la stessa Fondazione, che si occuperà di raccogliere i progetti, e quindi -tramite la Commissione appositamente istituita- di valutarli; ecco l'annuncio che ne é stato dato:

Il 17 ottobre 1926 si inaugurò il “Campo Torino” in via Filadelfia angolo Via Giordano Bruno.
Lo Stadio “mito” del calcio Torinese, il Filadelfia, teatro delle imprese del Grande Torino, considerato una sorta di tempio dai tifosi della squadra granata, deriva da una successione di interventi.
Alle origini, un campo corredato da una piccola ed elegante tribunetta, il cui ricordo, svanito nella memoria dei torinesi, è oggi affidato a rare immagini fotografiche.
In seguito il Presidente Enrico Marone CINZANO lo fa dotare di una tribuna improntata a principi prettamente funzionali così come le successive curve anche esse di spoglio rigore.
Saranno le indimenticabili gesta sportive consumatesi in esso, insieme con le emozioni e passioni di generazioni di tifosi, a conferirgli l’aurea di sacralità.
L’idea progettuale del nuovo stadio non può non tener conto della consistenza storica del manufatto, ora in gran parte demolito, come risulta dalla documentazione fotografica.

Un primo punto fermo é dunque il rispetto per quello che questo stadio era; d'altronde, in questo caso non si tratta solo di "costuire una struttura sportiva", ma di "ricostruire un monumento". Che é cosa ben diversa.
E siccome accanto al valore storico e affettivo, il nuovo Filadelfia avrà anche delle necessarie funzionalità pratiche di cui tenere conto, ecco gli altri punti fermi che si possono evincere dal testo dello stesso Bando:

- elaborazione tecnica di due campi di dimensioni regolamentari UEFA in erba, riscaldati e dotati di tutte le pertinenze necessarie per lo svolgimento di partite della prima squadra e delle formazioni giovanili, ai sensi delle norme sportive, anche per l’uso come struttura di allenamento;
- creazione di spalti lungo tutto il perimetro del campo principale;
- ideazione della tribuna storica in modo che la stessa rappresenti una riproduzione fedele dell’originale, coperta e con i restanti tre lati fruibili dal pubblico, almeno per alcuni gradoni, compatibilmente con la presenza di 3.500 spettatori circa sulle tribune del campo principale;
- realizzazione del sottopassaggio di accesso sportivo, conformemente alla vigente normativa;
- predisposizione del cortile in modo che sia consentito l’accesso al pubblico anche nei momenti di chiusura delle strutture sportive e delle tribune del campo principale;
- individuazione di spazi idonei per la realizzazione di una sala stampa a norma UEFA, di un museo storico dedicato al Torino Calcio, delle sedi della Fondazione e del Torino FC, nonché di una foresteria che consenta di accogliere i ragazzi della squadre giovanili del Torino FC, oltre alla collocazione delle sedi di associazioni legate al Torino che ne facciano richiesta

C'é tutto per far davvero rivivere il Fila. Ora é il momento che chi ne é in grado, e rispetti le condizioni richieste, presenti la propria idea (diversi progetti nel tempo erano già stati scoperti, ma non avevano valore perché senza Fondazione il Filadelfia era solamente un sogno); una di esse diventerà realtà.

http://www.toronews.net/?action=article&ID=24921

Filadelfia, pubblicato il bando per la ricostruzione
Il Toro può sorridere: è il primo passo concreto verso la rinascita della Casa Granata

TORINO - Sul piano strettamente tecnico, è soltanto un piccolo passo dell'iter burocratico. Ma sul piano sentimentale, è un grande passo per l'umanità granata. Ieri è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Unione Europea il bando per il concorso di idee per la ricostruzione del Filadelfia. Contiene le indicazioni cui dovranno attenersi coloro i quali vogliono proporre i loro progetti, che poi verranno attentamente valutati da una speciale commissione costituita dalla Fondazione la quale dovrà scegliere i migliori tre. Dopo lustri di parole fasulle e false promesse, dopo il grande lavoro dei tifosi che hanno salvato almeno la possibilità della ricostruzione (se non era per loro, e anche per Tuttosport che denunciò fatti e misfatti, a quest'ora sul campo del Grande Torino ci sarebbero un ipermercato e due palazzi!), il giorno 10 novembre 2011 passerà alla storia come quello in cui si mosse il primo passo concreto verso la rinascita della Casa Granata. Adesso non ci sono più scuse né ostacoli insormontabili: servono solo il tempo, la voglia e le capacità per fare il Filadelfia. E farlo bene: pure su questo non si possono concedere, e non concederemo, sconti!

http://www.tuttosport.com/calcio/serie_b/torino/2011/11/10-154182/Filadelfia,+pubblicato+il+bando+per+la+ricostruzione