lunedì 8 settembre 2014

06/05/14 - Fassino: «Rammaricato per il gesto»

LE SCUSE DEL SINDACO PER IL GESTACCIO AL FILADELFIA
TORINO.
 
«Un ristretto gruppo di ultras ha ritenuto di aggredirmi e insultare me e la mia famiglia, persino con lancio di pietre, cosa che ha provocato una mia istintiva e umana reazione, di cui mi rammarico» così il sindaco di Torino, Piero Fassino, chiede scusa per il “gestaccio”, un dito medio alzato, di domenica al Filadelfia. «Comportamenti intimidatori non sono tollerabili. Quelle violente intemperanze non corrispondono ai sentimenti dei tanti tifosi che manifestano la fede granata con passione e generosità e verso i quali ho sempre avuto e ho il massimo rispetto». Anche il presidente della Fondazione Filadelfia, Cesare Salvadori, ha espresso “dolore” e “rincrescimento” per le contestazioni. «È doloroso registrare che l’appassionata partecipazione della cittadinanza alla giornata del 4 maggio sia stata incrinata da una ristretta minoranza che ha impedito al sindaco di esprimere il sostegno della Città al progetto di ricostruzione del Filadelfia».
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Perchè Fassino è indifendibile e il Fila intoccabile
 
Il gesto del dito medio alzato di Fassino ha fatto il giro delle tv, finendo a fianco dei fatti osceni dell'Olimpico di Roma in occasione della finale di Tim Cup. Questo è quello che ci lascia maggiormente l'amaro in bocca, perchè a Torino nessuno si è fatto male, considerando il gesto morale poco edificante. Molta gente sta difendendo il sindaco, come vittima di un agguato premeditato da una parte della tifoseria granata con i suoi insulti. Comunque sia bisogna ringraziare la maggioranza dei supporter presenti al Filadelfia, perchè se quel gesto l'avessero compiuto a Roma, tanto per fare un esempio, sarebbe degenerato in atti ben più gravi. Tuttavia per me Fassino rimane indifendibile, non tanto per il gesto in sè, brutto, becero, di cattivo esempio per tutti, ma perchè, subito dopo, invece di chiedere scusa, ha smentito un fatto che invece non solo è stato notato dai presenti, ma ripreso dai filmati.
Fassino comunque è irremovibile sulla sua tesi, come ha detto a Repubblica: "Io non chiedo scusa a chi mi ha insultato. È stata data, una ricostruzione sbagliata di quello che è successo. Perché dovrei chiedere scusa a chi mi ha insultato e aggredito, in modo pesante, a chi ha offeso la mia famiglia? Non ripeto quello che mi è stato detto per carità di patria. Mi hanno lanciato addosso ghiaia e lattine di birra. Cosa che ha provocato in me una reazione istintiva e umana, di cui naturalmente mi rammarico, ma che considerato il contesto mi sembra comprensibile. Chiedere scusa a quelle persone no".
Stiamo vivendo un'epoca in cui la gente non sopporta più i politici e loro che fanno? Continuano a buttare benzina sul fuoco del malcostume. Fassino rappresenta un'istituzione, primo cittadino di Torino e presidente dell'Anci, mentendo ha reso più debole la sua categoria. La gente ha visto solo il dito alzato, i media generalisti, tipo Porta a Porta, hanno evidenziato il gesto (con Vespa che ha fatto intendere che può succedere... mai andare contro il potere adesso che è in mano al Pd), ma il fatto grave è avvenuto dopo, con la menzogna. Ora, poniamo che qualcuno incontri il sindaco e gli alzi  tranquillamente il dito, nessuno a questo punto può dirgli nulla, perchè l'ha fatto il primo cittadino... autore di un pessimo gesto. Questi sono i fatti su cui ragionare e la responsabilità che hanno coloro che rappresentano le istituzioni e non solo, ma anche chi li ha votati. Non dimentichiamoci che Fassino in estate, bypassando addirittura le regole, aveva nominato come presidente della Fondazione Filadelfia un pluri inquisito e condannato ai tempi di Tangentopoli, tale Giuseppe Zunino, che poi non accettò l'incarico a seguito della bufera che innescò quella scelta. Chi sostenne quel nome lo fece per paura che le procedure per la ricostruzione del Filadelfia rallentassero. Così fu, ma per fortuna chi ha sostituito Zunino, Cesare Salvadori, si sta comportando molto bene.
La regola della ricostruzione del Fila non deve calpestare la moralità di tutta la storia granata, ricordare il Grande Torino è soprattutto indice di rispetto. Non serve andare a Superga ogni anno al 4 maggio e lasciarci una lacrima, è più utile lavorare sui valori, umani e sportivi di quella squadra. Non per essere mistica, ma bisogna prendere esempio da Gesù quando scacciò i mercanti dal tempio, così deve essere per il Filadelfia. Ne stiano fuori i cosiddetti approfittatori, che si presentano in campagna elettorale o che vedono il Fila come una possibile fonte di lucro. I soldi servono per ricostruire e poi gestire, non per arricchire qualcuno.

http://www.torinogranata.it/editoriale/percha-fassino-a-indifendibile-e-il-fila-intoccabile-45750
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06/05/14 - FASSINOCCHIO 
- Buongiorno di Massimo Gramellini
 
Pare abbia suscitato un certo scandalo la decisione del sindaco Fassino di mostrare il dito medio a un gruppo di tifosi del Toro che lo stavano insultando. Pare anche che il dito medio ricordasse la silhouette ossuta del suo titolare, tanto che a qualcuno dei presenti è sembrato che l’ex segretario dei Ds stesse sollevando verso il cielo una copia in scala di se stesso. Forse solo un monaco zen avrebbe diritto di fargli la morale: sfido chiunque a rimanere impassibile mentre ti insultano il parentado stretto. Persino se ti trovi in un luogo sacro, quale in effetti è il terreno su cui sorgeva e risorgerà (anche grazie a Fassino) lo stadio del Grande Torino. Senza contare che a sinistra il gestaccio non è considerato un insulto, a meno che lo facciano Bossi e Santanché. Il problema di Fassino non è dunque il dito. E’ il naso. Della stessa foggia di quello di Pinocchio.  
Quando la notizia ha cominciato a circolare, il sindaco ha mandato una smentita. Avrebbe dovuto sapere che nell’era dei telefonini le bugie hanno le gambe opposte alle sue, cioè cortissime. In Rete giravano già foto compromettenti del dito in libera uscita e ai Cinquestelle non è parso vero di poter postare un video che immortalava la scena. Nei Paesi di cultura protestante, tanto sarebbe bastato per costringere il primo cittadino di Torino a dare le dimissioni: lì sono ancora arretrati e un politico scoperto a mentire su qualcosa viene ritenuto capace di mentire anche su tutte le altre. Ma per fortuna in Italia la bugia è una forma di legittima difesa, un titolo di merito, e a colpi di menzogne ben assestate si può arrivare ovunque, un domani persino al Quirinale.

http://www.lastampa.it/2014/05/06/cultura/opinioni/buongiorno/fassinocchio-5NpCoHFrjY2EMg4l7ABUnI/pagina.html
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FASSINO CONTABALLE! FA IL DITO AL POPOLO E SI RIFUTA DI CHIEDERE SCUSA! ADESSO SI INVENTA UNA NUOVA PALLA PER PROVARE A FARE LA VITTIMA, MA E’ SMENTITO DA QUESTO VIDEO
 
Posted on maggio 6, 2014 
 
IL SIGNOR FASSINO AD UN GESTO IGNOBILE, HA RISPOSTO PRIMA NEGANDO POI, SMASCHERATO DAL VIDEO DI VITTORIO BERTOLA, CONSIGLIERE COMUNALE CINQUESTELLE, HA RILANCIATO CON UN’ALTRA BALLA.
CHIUNQUE SA CHE IL CAMPO FILADELFIA E’ UN PRATO, DOVE POCHI MINUTI PRIMA AVEVANO ADDIRITTURA GIOCATO I BIMBI, E NEI PRATI NON CI SONO SASSI. D’ALTRONDE BASTA GUARDARE IL VIDEO. SE AVESSERO TIRATO DEI SASSI, SI VEDREBBE…



GRAMELLINI MASSACRA FASSINO! SAI CHE I CONTABALLE COME TE ALL’ESTERO DURANO POCO? SOLO IN ITALIA RISCHIANO DI DIVENTARE PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA
Posted on maggio 7, 2014 
Pare abbia suscitato un certo scandalo la decisione del sindaco Fassino di mostrare il dito medio a un gruppo di tifosi del Toro che lo stavano insultando. Pare anche che il dito medio ricordasse la silhouette ossuta del suo titolare, tanto che a qualcuno dei presenti è sembrato che l’ex segretario dei Ds stesse sollevando verso il cielo una copia in scala di se stesso. Forse solo un monaco zen avrebbe diritto di fargli la morale: sfido chiunque a rimanere impassibile mentre ti insultano il parentado stretto. Persino se ti trovi in un luogo sacro, quale in effetti è il terreno su cui sorgeva e risorgerà (anche grazie a Fassino) lo stadio del Grande Torino. Senza contare che a sinistra il gestaccio non è considerato un insulto, a meno che lo facciano Bossi e Santanché. Il problema di Fassino non è dunque il dito. E’ il naso. Della stessa foggia di quello di Pinocchio.
Quando la notizia ha cominciato a circolare, il sindaco ha mandato una smentita. Avrebbe dovuto sapere che nell’era dei telefonini le bugie hanno le gambe opposte alle sue, cioè cortissime. In Rete giravano già foto compromettenti del dito in libera uscita e ai Cinquestelle non è parso vero di poter postare un video che immortalava la scena. Nei Paesi di cultura protestante, tanto sarebbe bastato per costringere il primo cittadino di Torino a dare le dimissioni: lì sono ancora arretrati e un politico scoperto a mentire su qualcosa viene ritenuto capace di mentire anche su tutte le altre. Ma per fortuna in Italia la bugia è una forma di legittima difesa, un titolo di merito, e a colpi di menzogne ben assestate si può arrivare ovunque, un domani persino al Quirinale.

http://bastacasta.altervista.org/p13738/

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13/05/14 - ... Altre scuse di Fassino
- Tuttosport
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IL SINDACO «Se qualche tifoso granata si è sentito offeso dalla mia reazione alle aggressioni che ho subìto mi spiace e me ne rammarico sinceramente»: così il sindaco di Torino, Piero Fassino, ieri è tornato in Consiglio Comunale sull’episodio del suo “gestaccio” rivolto il 4 maggio allo stadio Filadelfia ad alcuni contestatori durante la commemorazione della tragedia di Superga. «Nella circostanza - ha precisato il sindaco - si è persa di vista la luna e si è guardato al dito, non al fatto che mi fossi ribellato a una prevaricazione, messa in atto da un ristretto gruppo di certo non rappresentativo della tifoseria granata. Per il Toro, la sua storia e i suoi sostenitori ho il massimo rispetto, come testimonia l’impegno di questa amministrazione per la ricostruzione del Filadelfia». Erano state le opposizioni a chiedere che Fassino si presentasse in consiglio per riferire del gesto incriminato (e in un primo tempo negato). Molti consiglieri dell’opposizione hanno esposto burattini di Pinocchio. Poi hanno chiesto le dimissioni di Fassino.
A.G.

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